Tuo figlio è scarso in matematica: no, è solo povero | Lo studio su 5 milioni di ragazzi rivela la verità sconcertante
La vostra prole è scarsa in matematica? La colpa potrebbe essere legata al vostro status sociale: ecco il motivo.
In un recente studio gli studenti che appartengono alle famiglie povere hanno ottenuto i risultati peggiori in matematica. Quest’ultimo ha preso in esame più di 5 milioni di studenti di ben 58 paesi differenti.
L’obiettivo di questo sondaggio era scoprire se le medesime domande incluse nei test di matematica potessero involontariamente svantaggiare coloro che provenissero da contesti socioeconomici più bassi rispetto agli studenti appartenenti da classi più agiate.
Lo studio ha rilevato che i problemi matematici relativi al denaro, al cibo e alle interazioni sociali, che si presumeva fossero più facilmente comprensibili per gli studenti di basso livello socioeconomico, in realtà ostacolavano le loro prestazioni rispetto a quelli di estrazione socioeconomica più elevata.
La cause di questa discrepanza tra studenti ricchi e poveri
I ricercatori hanno provato a spiegare questo fenomeno con il fatto che i bambini di queste famiglie hanno accesso a maggiori risorse, tra cui dei tutor che possono assisterli durante i compiti, dando a loro ripetizioni. Tra gli altri fattori che potrebbero aver contribuito a tali risultati troviamo la possibilità di prendere parte ad attività educative più ricche e di frequentare ambienti più solidali.
D’altro canto infatti, i bambini che fanno parte di una famiglia economicamente svantaggiate vanta un accesso limitato all’istruzione, oltre ad essere soggetti ad un maggiore stress dovuto alle varie sfide quotidiane che gli si presentano di fronte.
La soluzione
Gli autori dello studio hanno identificato, all’interno del set di domande proposto agli studenti, compiti matematici ritenuti particolarmente rilevanti per i bambini provenienti da famiglie di basso livello socioeconomico. Questi ultimi riguardavano il denaro, il cibo o le interazioni sociali. Ma, al contrario di ogni aspettativa, i bambini delle famiglie più povere hanno ottenuto risultati peggiori di circa il 15% rispetto agli altri studenti.
Gli studiosi quindi si sono chiesti se i contenuti relativi al denaro, al cibo e alle interazioni sociali inclusi nei vari test di matematica debbano o meno essere rimossi in quanto possano contribuire a distorsioni involontarie da parte degli studenti provenienti da contesti di basso status socioeconomico. Questa esclusione però non è giusta né tantomeno fattibile. Ciò che si può fare però è trovare soluzioni concrete che diano modo di ridurre o eliminare la distorsione di questa tipologia di contenuti.