Prenoti tutto per le vacanze ma all’ultimo il capo ti stravolge il piano ferie | Sei obbligato a rispettare la nuova programmazione o ti licenziano

Shock a lavoro (corporate+) - zapster.it
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Succede davvero: anche se hai avvertito con largo anticipo può accadere che le tue vacanze vadano del tutto in fumo.

Siamo ormai in estate e la maggioranza dei lavoratori ha scelto i giorni in cui non sarà operativo sul lavoro così da poter fare organizzare nel modo giusto il proprio manager che si occuperà di distribuire le ferie del team.

Molti avranno già prenotato le vacanze, visto che in estate i costi sono altissimi anche solamente per una casa al mare, e in genere più vengono prenotate con ritardo e più è il costo che ci si ritrova a sborsare per anche solo pochissimi giorni di pace lontano dalla città.

C’è una eventualità, però, che non sempre viene contemplata, ma che può effettivamente scombinarci tutti i piani che abbiamo fatto: in alcune circostanze i tuoi superiori possono decidere di negarti le ferie in quel periodo.

Sembra impossibile, eppure si tratta di una evenienza disciplinata dalla legge: in questi casi non resta che ingoiare il boccone amaro oppure…accettare il licenziamento!

Niente vacanze e niente lavoro: il danno e la beffa

Bisogna precisare che per legge (Corte di Cassazione), la decisione del periodo di ferie spetta al proprietario dell’impresa (che poi delega alle alte cariche di essa), quale estrinsecazione del generale potere organizzativo e direttivo dell’impresa, mentre al lavoratore compete la mera facoltà di indicare il periodo entro il quale intende fruire del riposo annuale.

In genere si procede in questo modo mesi prima di andare incontro al periodo di ferie: viene predisposto il piano ferie da parte dell’azienda, con l’analisi di quante assenze hanno a disposizione i singoli dipendenti e in quali periodi dell’anno l’azienda e i suoi singoli reparti possono interrompere l’attività economico – produttiva; successivamente viene pubblicato del piano ferie e diffusa la comunicazione ai lavoratori della scadenza entro la quale è richiesta la compilazione del piano stesso; infine ci sarà l’approvazione, da parte del datore di lavoro, con le sue eventuali modifiche. Ecco, però, cosa può accadere all’ultimo.

Dipendente infuriato (corporate+) - zapster.it
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Un intoppo nella procedura e addio vacanze

Il datore di lavoro può modificare in un secondo momento il piano ferie quando intervenissero delle esigenze eccezionali ed imprevedibili, ma non solo, anche semplicemente nel caso di una diversa valutazione delle necessità aziendali.

Oltre a spostare le ferie del lavoratore, il datore può richiedere anche il rientro anticipato al lavoro, in tal caso, però deve farsi carico del rimborso delle spese sostenute dal dipendente per lo spostamento della prenotazione dell’albergo, dei voli e di eventuali altri oneri aggiuntivi.