L’operazione matematica 8/2(2+2) continua a far discutere su Internet | Ecco perché porta a risultati diversi a seconda di chi la risolve
Una operazione apparentemente molto semplice trae tutti in inganno: le soluzioni sembrano essere sempre diverse.
8/2(2+2): siamo a livello delle scuole medie se non elementari, eppure persone da tutto il mondo hanno tentato di risolvere questa operazione e pare proprio che non riesco a mettersi d’accordo.
La convergenza degli utenti in merito al risultato pare impossibile da raggiungere, per questo una “semplice” operazione sta facendo il giro del web come se fosse un vero e proprio rompicapo.
Molti hanno tentato di sottoporla anche ai propri amici senza riuscire, ancora, ad avere un risultato unico, visto che ognuno pensa di risolverla in modo differente: sappiamo, infatti, che la proprietà commutativa funziona solamente con l’addizione e non con gli altri tipi di operazione numberica.
L’indecisione è in particolare tra due risultati principali che si contendono la correttezza da diverso tempo: si tratta di 1 e 16, eppure persino alcuni matematici sono dovuti intervenire per spiegare il proprio procedimento.
Due risultati entrambi corretti: l’operazione impossibile
La matematica è una di quelle discipline che non prevede più di una risposta, a differenza di molte materie umanistiche che, invece, vanno a cogliere tante sfumature: il risultato delle operazioni è uno e uno soltanto.
Questa operazione, però, sembra essere una bizzarra eccezione: il suo risultato, infatti, dipende dal metodo che viene utilizzato per risolverla. I procedimenti sono due, uno adottato nelle scuole, l’altro sostenuto da matematici laureati nella disciplina.
Due metodi di risoluzione a confronto
Il primo metodo utilizzato è quello che ci è stato insegnato a scuola, che prevede il seguente ordine: parentesi, potenze e radici, moltiplicazione e divisione, addizione e sottrazione, da sinistra a destra. Se applichiamo questo metodo, infatti, il risultato sarà 16. Eppure ci sono laureati in matematica che sostengono che il risultato, invece, sia uno.
L’inghippo sta nell’utilizzo di un diverso metodo, ovvero il metodo con ordine BODMAS, che dà priorità alle operazioni in cui è coinvolta la parentesi, per poterla eliminare. Si tratta di un ordine che è utilizzato in alcune nazioni, e se risolviamo l’operazione applicandolo, allora il risultato sarà 1. A sciogliere questo dubbio è intervenuta persino l’Università di Berkeley, che in realtà non ha sciolto proprio niente in quanto ha decretato che entrambi i risultati sono corretti. Il problema risiede nel modo in cui è formulata la operazione, di per sé ambigua al punto tale che non è possibile eliminarne questa ambiguità.