Né Giovinezza, né O bella ciao a Sanremo
venerdì 5 novembre 2010 11.38
Finalmente torna il buon senso: niente più inni partigiani e fascisti alla prossima edizione del Festival di Sanremo; il consiglio di amministrazione della RAI ha fortunatamente messo un veto sull’iniziativa incautamente proposta dal conduttore Gianni Morandi e dal direttore artistico Gianmarco Mazzi.
Almeno su questo pare siano riusciti a imporsi, visto che hanno dovuto cedere sia sulla partecipazione di Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis, coinvolte nello scandalo cocaina delle discoteche milanesi, sia sul fronte compensi esorbitanti.
A proposito di canzoni celebrative: pare invece che l’inno di Mameli sia tornato in pole position, dovrebbe addirittura essere cantato da tutti i concorrenti in apertura di ognuna delle serate del festival, ma la notizia è ancora da confermare.
A questi punto a qualcuno è però venuto il dubbio che questa trovata non sia stata affatto dettata dall’ingenuità, ma piuttosto dal desiderio di creare “hype” intorno a un festival che già non parte sotto i migliori auspici, per esempio il televoto è stato “castrato” dalla golden share dei giornalisti di settore e dei giudici in sala, nonché dal forte sospetto di precedenti abusi operati dai call center.
Ma basta una trovata simile a rimettere le cose a posto? O non è piuttosto un motivo in più per cambiare canale?
Chi vivrà, vedrà.