Scoperti nuovi effetti secondari del tabagismo: allerta massima per la crescita di peli dentro la gola
Se non bastasse l’altissimo rischio di tumore, ecco altri effetti secondari che un fumatore può subire a lungo termine.
Sono ormai molti anni che il fumo è un acclarato fattore di rischio per l’insorgenza di alcune patologie, soprattutto la malattia del secolo, il cancro, quella che ancora non è possibile curare al 100%: le terapie sono presenti, ma non in tutti i casi si possono avere risultati prevedibili e, ancor meno, la certezza di una guarigione completa.
Nonostante ciò, nonostante le varie misure che intendono scoraggiare questa dipendenza, sono ancora molte le persone che hanno il vizio o l’abitudine di fumare nonostante siano al corrente di tutti i rischi.
Non è vietato dalla maggioranza degli stati in quanto si tratta di un pericolo che riguarda unicamente la salute del soggetto fumatore, che fa del male a se stesso e a nessun altro, a meno che non inondi di fumo passivo le persone che gli stanno accanto.
I rischi principali sono ormai acclarati e disseminati nella società, nessuno pensa che il fumo non “faccia male”, eppure è accaduto qualcosa di bizzarro che si pensa sia stato causato proprio dal tabagismo del soggetto è cui è successo.
Un effetto secondario bizzarro per un fumatore di mezza età
Il caso di quest’uomo, accanito fumatore, è stato documentato dall’American Journal of Case Reports, che ha spiegato cosa è stato trovato e in che modo. L’uomo di 52 anni, fumatore, era stato visitato dai medici nel 2007, circa 17 anni dopo aver iniziato a fumare. Nel corso della visita è stata avvertita voce rauca, sono state stabilite difficoltà respiratorie e una tosse cronica. Ma non solamente.
A lasciare tutti a bocca aperta è stato il risultato di una broncoscopia, che rivelò un’infiammazione e diversi peli in gola, in una zona precedentemente operata.
Peli all’interno della gola: ecco come è accaduto
Una volta scoperto cosa aveva all’interno della gola, all’uomo è stata diagnosticata una crescita di peli endotracheali. Si tratta di una parte che era stata operata in quanto all’età di 10 anni il soggetto aveva rischiato l’annegamento ed era stato trattato con una tracheotomia per stabilizzare la respirazione.
Conclusa l’operazione, la ferita era stata chiusa utilizzando la pelle e la cartilagine dell’orecchio: probabilmente è stato questo a determinare la crescita di peli attorno al sito di questo innesto. Dopo anni di sofferenza e anche di rimozione di questi peli (eseguita da medici), nel 2022 il problema è stato finalmente risolto.