Bonus mobili, li paghi tutti al 50% ma occhio alla condizione: se aspetti troppo dovrai restituire tutto indietro | Vai subito a farti un giro all’Ikea

Bonus mobili. - Zapster.it
Bonus mobili. (Adobe Stock) – Zapster.it

Se sei tra quelli che desiderano ottenere la detrazione “Bonus Mobili”, attento a questo dettaglio o dovrai restituire l’intera somma.

Il bonus mobili è sempre stato un’opportunità allettante per chi intende arredare casa risparmiando.

Ma attenzione: c’è una nuova condizione che potrebbe cambiare le carte in tavola. Se pensi di usufruire del bonus al 50% per i mobili, non aspettare troppo.

Un ritardo potrebbe costarti caro, con la possibilità di dover restituire l’intero importo. Questo nuovo dettaglio, che potrebbe sfuggire a molti, è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese.

Prima di fare la spesa da Ikea o da qualsiasi altro negozio, assicurati di essere informato su tutte le condizioni per ottenere e mantenere il beneficio del bonus mobili al 50%.

La condizione da rispettare per ottenere il Bonus Mobili

Il Bonus mobili e grandi elettrodomestici è una misura molto apprezzata dagli italiani, dato che consente di ottenere una detrazione IRPEF del 50% su un importo massimo di 5.000 euro nel corso del 2024. Tuttavia, esistono precise condizioni da rispettare per poter beneficiare di questo incentivo, soprattutto per quanto riguarda la validità della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) in relazione agli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Secondo quanto stabilito dalla normativa, per poter accedere al Bonus mobili, i cittadini devono acquistare mobili e elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Inoltre, ogni spesa deve essere tracciabile e documentata tramite fatture conservate. Tuttavia, una delle condizioni fondamentali per ottenere il Bonus è che i lavori di ristrutturazione edilizia siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto dei beni. Ciò significa che solo i lavori avviati dopo il 1° gennaio 2023 daranno diritto al Bonus mobili nel 2024.

Attento ai dettagli. - Zapster.it
Attento ai dettagli. (Adobe Stock) – Zapster.it

Attento: la data d’inizio gioca un ruolo fondamentale

Ma cosa succede se la SCIA per la ristrutturazione è stata presentata in un anno precedente, ma i lavori si sono protratti fino al 2024? Ad esempio, se un cittadino ha presentato una SCIA nel 2019 per ristrutturare il proprio appartamento e ha iniziato ad acquistare mobili ed elettrodomestici nel 2024, può comunque richiedere il Bonus mobili? La risposta è no. Secondo la normativa, la detrazione fiscale spetta solo se gli interventi di ristrutturazione sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Quindi, se la SCIA è stata presentata prima del 2023, non si potrà usufruire del Bonus mobili nell’anno in corso.

Questa condizione è ribadita anche dall’Agenzia delle Entrate nella Guida sul Bonus mobili, che specifica che i lavori devono essere avviati dal 1° gennaio dell’anno precedente rispetto all’anno di acquisto dei beni. Pertanto, chi ha iniziato i lavori di ristrutturazione prima del 2023 non potrà usufruire del Bonus mobili nel 2024. È importante sottolineare che non ci sono eccezioni a questa regola, anche considerando che il limite massimo della detrazione è stato ridotto da 8.000 a 5.000 euro nel 2024 dalla Legge di Bilancio.