Bonus affitti, 1.500€ per chi sposta la sua residenza: trovati un altro lavoro altrove, ti conviene farlo subito

Un bonus pensato per chi lavora o studia lontano da casa. - Zapster.it
Un bonus pensato per chi lavora o studia lontano da casa. (Adobe Stock) – Zapster.it

La parola d’ordine? Detrazioni! Se lavori o studi in un altro comune non ti resta che richiedere questo allettante bonus.

Vivere in affitto può rappresentare un peso finanziario significativo per la maggior parte delle persone.

Fortunatamente esistono numerosi benefici fiscali che possono alleviare questa spesa.

Una delle principali agevolazioni è rappresentata dalle detrazioni affitto, un importante aiuto specialmente per chi deve spostarsi per motivi di lavoro o di studio.

È fondamentale conoscere i requisiti e le condizioni per poter beneficiare pienamente di questi vantaggi fiscali e pianificare di conseguenza la propria situazione finanziaria. Vediamoli assieme.

Il magico (e remunerativo) mondo delle detrazioni

Uno dei casi in cui le detrazioni possono essere maggiori riguarda coloro che si trovano a dover cambiare residenza per motivi di studio o di lavoro. Questi individui, nonostante possiedano già una casa, sono costretti a spostarsi per poter continuare la loro attività lavorativa o gli studi. In questi casi, le detrazioni possono arrivare fino a 1.491 euro, come previsto nella dichiarazione dei redditi del 730/2024. I dipendenti che devono trasferirsi per lavoro possono godere di una detrazione forfettaria significativa, il cui ammontare dipende dal numero di giorni in cui l’immobile in affitto è stato utilizzato come abitazione principale. Se il trasferimento avviene nel comune di lavoro o in uno limitrofo, i lavoratori possono beneficiare di una detrazione di:

  • 991,60 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro
  • 495,80 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro

Tuttavia, non è sufficiente il semplice cambio di residenza per ottenere questa detrazione: è necessario essere titolari di un contratto di lavoro dipendente e di un contratto di locazione nell’area di lavoro, oltre a aver trasferito la residenza nel comune di lavoro o in uno limitrofo nei tre anni precedenti. Inoltre, il comune di lavoro deve distare almeno 100 km dal precedente comune di residenza e trovarsi in una Regione diversa. Questa detrazione può essere utilizzata solo per i primi tre anni a partire dal trasferimento della residenza.

Il mondo delle detrazioni ti aspetta. - Zapster.it
Il mondo delle detrazioni ti aspetta. (Adobe Stock) – Zapster.it

E per gli studenti cos’è previsto?

Gli studenti universitari che studiano fuori sede possono beneficiare anch’essi di una detrazione sui canoni di locazione, fino a un massimo di 2.633 euro. Tuttavia, la detrazione massima ottenibile è di 500,27 euro. Per aver diritto a questa agevolazione, lo studente deve essere iscritto a un corso universitario in un comune diverso da quello di residenza, distante almeno 100 chilometri. Se le spese di affitto sono sostenute da un genitore a cui lo studente è a carico, la detrazione spetta a quest’ultimo. È importante notare che questa detrazione non si applica alla frequenza di master, dottorati di ricerca o corsi di specializzazione.

Tuttavia, è possibile cumulare le detrazioni se un lavoratore che si è trasferito per lavoro sostiene anche le spese di affitto per un figlio che studia in un ateneo distante almeno 100 chilometri dal comune di residenza. In questo caso, il contribuente può sommare le due detrazioni, portando il beneficio fino a 1.491 euro, da sottrarre dalle tasse nella dichiarazione dei redditi. Va tenuto presente che la detrazione massima di 991,60 euro per il lavoratore dipendente è limitata a redditi fino a circa 15.000 euro. Pertanto, è importante valutare attentamente se fare sfruttare la detrazione per l’affitto dello studente all’altro genitore, qualora possieda la giusta capienza fiscale.