Rita Dalla Chiesa tenta un’ultima (disperata) difesa
martedì 29 marzo 2011 15.55
Non accenna a depositarsi il polverone sollevato intorno a Rita Dalla Chiesa e alla trasmissione Forum, dopo che, nella puntata di venerdì 25 marzo, era stata mandata in onda una finta causa con finti convenuti che tessevano lodi sperticate del governo per gli interventi post-terremoto a L’Aquila.
Le acque non accennano a calmarsi anche perché la strategia difensiva scelta dalla conduttrice è quella di negare tutto, o, per lo meno, di negare qualsiasi addebito alla sua persona, non necessariamente l’accaduto.
Ieri Valerio Staffelli, inviato di Striscia la Notizia le ha consegnato l’inevitabile Tapiro d’Oro, chiedendole qualche precisazione in merito a quanto successo.
La Dalla Chiesa, anziché cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa, quanto meno per non aver controllato cosa combinavano i suoi autori, ha invece dichiarato che quanto detto era tutta farina del sacco della signora, che nessuno le aveva messo in bocca le frasi che aveva detto e che lei, quando era stata provinata, aveva dichiarato di aver effettivamente perso un negozio di abiti da sposa in quel dell’Aquila in seguito al terremoto.
Tuttavia si è anche contraddetta da sé, precisando che le storie sono vere, o quasi tutte vere, però i protagonisti sono attori, ma noi l’abbiamo sempre detto, anche in conferenza stampa, e quindi li chiamiamo, ma non possiamo chiedere né carta d’identità né altro. Poi prendono un gettone di presenza di 280/300 euro. Basta. La signora è una signora che realmente aveva un negozio di abiti da sposa che le è caduto, le è crollato, ci ha rimesso tanto. Il marito non era il marito era un attore.
C’è una piccola falla logica in questa ricostruzione tuttavia: se i protagonisti sono attori, perché nel caso della signora Marina Villa è stata fatta un’eccezione?
E perché, sapendo che comunque di una rappresentazione si tratta (sia pure quasi sempre ispirata a fatti veri), la Dalla Chiesa non ha impedito ai discorsi di prendere una piega paradossale, che facilmente le si sarebbe potuta ritorcere contro? Di fronte alle affermazioni della signora poteva per esempio cambiare il discorso, o precisare che non tutti a L’Aquila erano ancora sistemati, o, alla peggio, prendere le distanze dicendo che quelle parole riflettevano un’opinione personale della signora e non sua, della produzione, o del resto del personale che lavora al programma.
Poteva, ma non l’ha fatto e, nella puntata di Forum di questa mattina la Dalla Chiesa, dopo aver definito il tapiro ricevuto “meraviglioso” ha finanche trovato la forza di chiamarsi ragione, con queste parole:
Non abbiamo fatto niente e ci hanno dato il tapiro. Meravigliosa questa cosa. ‘Stamattina tutti si facevano le foto col tapiro, perché mica è da tutti riceverlo.
E di fronte alla battuta di un collaboratore che le suggeriva, ridendo, che era “più un tapiro ad honorem che per meriti” (dimostrando una discreta ignoranza, per altro, visto che il concetto della laurea ad honorem è proprio quello di laurea assegnata per merito e non in seguito al superamento di esami…) la conduttrice rincarava la dose:
Hai ragione, bravo. […] Per fortuna le persone da casa hanno capito quello che non è successo, quello che non abbiamo detto, quello che non è stato fatto. Meno male che i giornali hanno riportato la cosa, esiste un video di una signora, che in qualunque momento possiamo mandare, che è stato già mandato a tutti i giornali. Quindi abbiamo la coscienza no pulita, di più.
Il video a cui la Dalla Chiesa si riferisce è naturalmente quello di scuse ai cittadini dell’Aquila realizzato dalla signora Marina, che effettivamente sul Web è circolato. Fa però specie, nella frase della conduttrice quel “che è stato già mandato a tutti i giornali“, perché parrebbe implicare che il video sia stato diffuso da Mediaset e non dalla diretta interessata.
Se questa ipotesi rispondesse al vero si tratterebbe di scuse molto “spintanee” come si suol dire e quindi poco attendibili.