Steven Spielberg e la Dreamworks al lavoro sul film di Wikileaks

 

giovedì 3 marzo 2011 17.52


Il successo di The Social Network alla recente notte degli Oscar deve aver convinto anche Steven Spielberg che Internet à un buon soggetto per le sale cinematografiche e, dopo Facebook quale altro argomento “caldo” poteva essere interessante sfruttare?

Beh!… A pensarci bene c’è un certo signor Julian Assange che ha promosso un sito, cui ha dato nome Wikileaks, su cui ha pubblicato una marea di documenti riservati, per lo più americani, finendo per scatenare le ire dell’amministrazione USA che ora vorrebbe processarlo per spionaggio.

Sì può andare…

Più o meno dev’essere stato questo il ragionamento di Spielberg, che, attraverso la sua società Dreamworks si è accaparrato i diritti di conversione cinematografica di ben due libri su Wikileaks, uno di un autore tedesco e un altro a firma di due giornalisti del quotidiano britannico The Guardian.

Al momento, però, questo è quanto; non sono stati scritturati autori per la stesura del copione, non è stata messa in moto la macchina del casting e nulla si sa di un possibile inizio riprese.

Qualcuno però fa il nome di Mark Boal, già impiegato per il copione di The Hurt Locker, ma è pura speculazione.

Intanto Universal Pictures, Zodiak e HBO dovrebbero far uscire a breve tre diversi documentari sullo stesso soggetto. Anche loro hanno acquistato diritti di opere letterarie su Wikileaks e il suo fondatore.

Insomma a Hollywood pare sia arrivato il momento della Assange-mania.

Governi di mezzo mondo, siete avvisati…


Aggiornamento: Julian Assange predica, Manning, il suo informatore, rischia la pena di morte