Agenzia delle Entrate, la Cassazione mette il carico da 90: ora possono entrare nel tuo conto anche senza l’autorizzazione della banca | Spulciano ogni singolo movimento

Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ti controlla i conti (Deposit Photos) – Zapster.it

Forse non lo sai ma possono entrarti nel conto e seguire tutti i tuoi movimenti: l’intervento della Corte di Cassazione.

Al giorno d’oggi per conservare i propri risparmi, lavoratori, pensionati e giovanissimi sono soliti recarsi alle Poste o in Banca per aprire un conto a proprio nome. In questo modo si possono fare acquisti in qualsiasi momento e soprattutto senza alcun limite di tempo e spazio.

Inoltre questo significa avere a disposizione sempre una somma in denaro da poter investire. In questo modo i soldi sono però sempre sotto controllo in quanto i conti possono essere monitorati dagli organi competenti ed a quanto pare non è necessaria nemmeno una valida autorizzazione per farlo. Lo ha di recente confermato anche la Corte di Cassazione ma vediamo il motivo.

Agenzia delle Entrate: oggi possono controllare i tuoi conti

Di recente ha fatto discutere un caso clamoroso che ha visto come protagonista un ignaro contribuente e l’Agenzia delle Entrate. Il malcapitato si è infatti visto portare via una somma in denaro relativa ad Irpef, IVA ed Irap. Denaro che però gli sarebbe stato portato via dopo alcuni controlli di cui però questi non era stato informato. Dopo un ricorso presentato dal contribuente, la decisione è stata poi analizzata dalla Corte di Cassazione e qui il colpo di scena.

Attraverso una nuova ordinanza n°4853 del 23 febbraio 2024, la Corte di Cassazione ha in realtà sottolineato come in alcuni casi non sia necessaria un’autorizzazione per entrare e controllare i conti dei contribuenti ma vediamo nel dettaglio quanto emerso.

Le regole sul controllo dei conti (Deposit Photos) – Zapster.it

Ti controllano i conti? La decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione di Roma nell’analisi del caso in questione ha sottolineato come la mancata autorizzazione ai controlli dei movimenti bancari non vieta l’utilizzo dei dati salvo questi non vadano a minare la libertà personale o del domicilio del contribuente coinvolto. Inoltre non è previsto l’obbligo di accompagnare l’autorizzazione alla richiesta in quanto questa non è necessaria quando deve essere indicata la motivazione dietro la suddetta indagine.

Infine, la richiesta di autorizzazione viene vista solo come un mezzo necessario a regolare il lavoro tra gli uffici coinvolti. Non si tratta quindi di un atto impositivo ma solo come un sistema di accertamento. In sostanza quindi l’Agenzia delle Entrate può entrare nei conti dei contribuenti in casi di indagini e controllare quindi tutti i movimenti senza alcuna conseguenza.