Passa la nuova legge sull’Intelligenza Artificiale: da ora c’è pure il penale | Attento a come la usi, vai a finire in gattabuia

IA, ecco il limite prima di entrare nel penale secondo il governo. - Zapster.it
IA, ecco il limite prima di entrare nel penale secondo il governo. (Adobe Stock) – Zapster.it

Con la crescente presenza delle IA nella vita di tutti i giorni il governo si è visto costretto a decidere dove scatta il penale.

Con l’approvazione della nuova legge sull’Intelligenza Artificiale, l’Italia si prepara a una nuova era giuridica.

Oltre a regolare l’uso e lo sviluppo dell’IA, questa legislazione introduce un importante aspetto penale.

Ora, chiunque utilizzi l’Intelligenza Artificiale in modo improprio potrebbe rischiare conseguenze legali serie, arrivando fino alla detenzione.

In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, l’attenzione alla corretta gestione dell’IA diventa essenziale per evitare abusi e garantire un futuro equo e sicuro per tutti.

Cosa ha deliberato il Consiglio dei Ministri circa l’IA

Il 23 aprile 2024 ha segnato una pietra miliare per l’Italia con l’approvazione del Disegno di Legge sull’Intelligenza Artificiale (IA) da parte del Consiglio dei Ministri. Promosso dalla Presidente Giorgia Meloni e dal Ministro della giustizia Carlo Nordio, il disegno di legge copre una vasta gamma di ambiti, dalla strategia nazionale all’applicazione giudiziaria, delineando un quadro completo per l’adozione e la regolamentazione dell’IA nel paese.

Il disegno di legge, ora in attesa di approvazione da parte delle Camere, si articola in cinque ambiti principali di intervento. Uno degli aspetti centrali del provvedimento è la garanzia che lo sviluppo e l’uso dell’IA rispettino i diritti fondamentali e le libertà, nonché i principi di trasparenza, sicurezza, e non discriminazione. L’introduzione della legislazione sull’IA mira anche a garantire che l’IA sia utilizzata come strumento di supporto e non pregiudichi il potere decisionale umano. Questo è particolarmente evidente nell’ambito della giustizia, dove l’IA sarà impiegata per ottimizzare il lavoro giudiziario, la ricerca giurisprudenziale e dottrinale, ma senza mai sostituire la decisione finale del magistrato. Ma non è tutto.

Il disegno di leggere è ora in attesa dell'approvazione delle Camere. - Zapster.it
Il disegno di leggere è ora in attesa dell’approvazione delle Camere. (Adobe Stock) – Zapster.it

Il limite tra utilizzo lecito e penale si delinea qui

La strategia nazionale per l’IA, parte integrante del disegno di legge, promuove la collaborazione tra pubblico e privato per lo sviluppo industriale e imprenditoriale. Inoltre, prevede investimenti significativi, pari a 1 miliardo di euro, per favorire lo sviluppo tecnologico e la crescita delle imprese del settore. Si istituiscono anche Autorità nazionali per l’IA, incaricate di garantire l’applicazione della normativa nazionale e europea nel settore. Inoltre, il testo normativo introduce disposizioni specifiche per la creazione di contenuti mediatici generati o manipolati dall’IA, garantendo il riconoscimento e la trasparenza delle fonti.

La legge affronta le questioni di diritto d’autore, prevedendo una disciplina specifica per le opere create con l’IA e garantendo il riconoscimento e la tutela dei diritti dei creatori. Dal punto di vista penale, il disegno di legge prevede sanzioni più severe per i reati commessi attraverso l’uso di sistemi di intelligenza artificiale, in particolare quando l’IA è utilizzata in modo insidioso o ostacola la giustizia. Si prevedono inoltre circostanze aggravanti per la manipolazione dell’IA al fine di alterare risultati elettorali o diffondere contenuti falsi. Infine, il Governo è incaricato di sviluppare ulteriori strumenti per inibire la diffusione di contenuti illeciti generati dall’IA e di rivedere la normativa esistente per garantire una regolamentazione completa e razionale del settore.