Starbucks, occhio all’effetto ‘strizzoni’ | Succede solo avvertendo a distanza il profumo del caffè

Hai mai sentito l'impulso di andare in bagno davanti a Starbucks? - Zapster.it
Hai mai sentito l’impulso di andare in bagno davanti a Starbucks? (Deposit Photos) – Zapster.it

Se mentre sei davanti a Starbucks senti la necessità di andare in bagno, potresti essere vittima dell’effetto gabinetto: ecco cos’è.

L’odore invitante del caffè appena macinato che si diffonde dall’ultimo Starbucks potrebbe essere più di una semplice tentazione per alcuni passanti.

Secondo recenti studi, solo percepire il profumo del caffè potrebbe innescare un fenomeno noto come “effetto gabinetto”, un riflesso che spinge le persone a cercare un bagno.

Questo fenomeno, sebbene sorprendente, è stato oggetto di crescente interesse tra gli studiosi del comportamento umano e solleva domande importanti sulla relazione tra i sensi e le risposte del corpo.

Ma quali implicazioni ha questo effetto per i consumatori e per l’industria del caffè? Esploriamo più a fondo questo fenomeno e le sue implicazioni.

Se ti scappa mentre fai shopping è normale

Per chiunque abbia mai sperimentato quella sconcertante corsa ai bagni dopo una sessione di shopping, c’è una spiegazione che potrebbe mettere a proprio agio molti cuori imbarazzati. L’esplosione improvvisa di urgenza, scoperta dal dottor Saurabh Sethi, un eminente gastroenterologo formatosi ad Harvard, ha destato scalpore sui social media, portando alla ribalta il fenomeno noto come “Mariko Aoki”. Il dottor Sethi ha condiviso la sua analisi su TikTok, coinvolgendo la sua vasta base di seguaci e diffondendo la consapevolezza di un’esperienza comune che, fino a poco tempo fa, era largamente sottovalutata. Il fenomeno Mariko Aoki prende il nome da una donna che, nel 1985, ha raccontato le sue frequenti corse ai bagni dopo aver visitato librerie in Giappone. Da allora, molte persone in tutto il mondo hanno riconosciuto di sperimentare lo stesso impulso.

Sebbene la causa precisa di questa reazione sia ancora oggetto di dibattito, il dottor Sethi ha avanzato alcune teorie interessanti. Uno dei fattori potrebbe essere legato agli odori presenti in certi luoghi di shopping, come il profumo del caffè o l’aroma dei libri. Anche se non si consuma caffè, la presenza di questo aroma potrebbe innescare una risposta nel sistema digerente, accelerando i tempi di transito intestinale. Alcuni suggeriscono che i profumi combinati di carta e inchiostro possano agire come un lassativo naturale, mentre altri ritengono che il modo in cui ci pieghiamo e ci muoviamo durante lo shopping possa influenzare la nostra digestione. Persino l’effetto rilassante o ansioso dello shopping stesso potrebbe contribuire a questa rapida necessità.

Lo studio dimostra che l'effetto gabinetto, anche se anomalo, non è preoccupante. - Zapster.it
Lo studio dimostra che l’effetto gabinetto, anche se anomalo, non è preoccupante. (Deposit Photos) – Zapster.it

Mariko Aoki, è la risposta alla stitichezza?

Per coloro che soffrono di stitichezza, il fenomeno Mariko Aoki potrebbe essere visto come un’inaspettata benedizione. Alcune persone hanno persino rivelato di pianificare le loro visite quotidiane in negozi specifici per stimolare i movimenti intestinali. I commenti online hanno confermato l’ampia portata di questo fenomeno, con molte persone che hanno condiviso le proprie esperienze di urgenza durante gli acquisti, che sia in libreria, supermercato o qualsiasi altro punto vendita.

Tuttavia, nonostante la crescente consapevolezza di questo fenomeno, rimangono molte domande senza risposta. Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno i meccanismi sottostanti e per identificare eventuali rimedi o strategie preventive. Nel frattempo, coloro che si trovano vittime della corsa al bagno dopo lo shopping possono trovare conforto nel sapere che non sono soli e che c’è una spiegazione scientifica dietro questo strano istinto.