Lavoro: nel 2025 per 14 milioni di italiani ci sarà un taglio degli stipendi | Potresti essere tra questi
Pessime notizie per tutti i contribuenti: una manovra che aveva alleggerito il peso finanziario terminerà nel 2024, abbassando gli stipendi.
Con l’ombra delle elezioni europee che si avvicina, l’Italia si trova di fronte a una prospettiva economica incerta che minaccia di mettere a dura prova i portafogli di milioni di lavoratori nel paese.
Il taglio del cuneo fiscale, che ha alleviato il carico fiscale su numerosi stipendi, potrebbe giungere al termine nel 2025, lasciando molti italiani con un reddito nettamente ridotto.
Il governo attuale, guidato dalla premier Giorgia Meloni, sembra restio a discutere apertamente di questa questione delicata, forse per evitare turbolenze politiche prima delle elezioni in arrivo.
Tuttavia, la realtà economica è implacabile: con le casse dello Stato in una situazione precaria, è improbabile che il taglio del cuneo fiscale venga prorogato.
Una promessa che sta per svanire
Secondo le informazioni disponibili, la prossima legge di Bilancio dovrebbe avere una portata totale di circa 22 miliardi di euro. Tuttavia, la richiesta di maggior flessibilità da parte dell’Europa, avanzata da Meloni per poter destinare 8 miliardi di euro a questo scopo, potrebbe incontrare resistenze nelle trattative con l’Unione Europea. L’anno precedente, il taglio del cuneo fiscale è stato esteso grazie a deroghe di bilancio, ma con il ritorno dei vincoli del Patto di Stabilità, il governo potrebbe trovarsi costretto a fare acrobazie finanziarie per evitare una riduzione degli stipendi dei lavoratori dipendenti.
Nell’ultima legge di Bilancio, il governo Meloni ha mantenuto il taglio del cuneo contributivo anche per il 2024, ma senza un adeguato finanziamento, questa misura scadrà alla fine dell’anno in corso. Questo taglio ha comportato un costo significativo per lo Stato, che ha dovuto coprire una parte dei contributi pensionistici per circa 14 milioni di lavoratori.
Il peso insostenibile di una manovra necessaria
È importante notare che in Italia il cuneo fiscale rappresenta in media il 45,9% della retribuzione lorda, ben al di sopra della media dei Paesi OCSE. Il taglio del cuneo fiscale è stato accolto positivamente da tutte le forze politiche, ma il suo alto costo potrebbe diventare insostenibile, specialmente alla luce delle sfide economiche imminenti. Meloni potrebbe ritrovarsi a dover affrontare una situazione economica difficile nel prossimo futuro, con la necessità di adottare misure drastiche per evitare una procedura di infrazione per eccessivo deficit da parte dell’Unione Europea.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già avvertito che l’Italia dovrà affrontare una tale procedura, con il conseguente bisogno di ridurre il debito pubblico. Con il PIL che cresce meno del previsto e il rischio di un buco di bilancio sempre più concreto, il governo potrebbe trovarsi costretto a implementare tagli alla spesa pubblica per rispettare gli impegni finanziari. Nella prossima legge di Bilancio, trovare i fondi necessari per prorogare il taglio del cuneo fiscale sarà un’impresa ardua, ma probabilmente necessaria per evitare tensioni sociali e politiche.