Elon Musk sdogana il codice sorgente del chatbot di X | L’IA diventa open source

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L’imprenditore Elon Musk. (Ansa) – Zapster.it

La mossa dell’imprenditore americano sorprende gli appassionati informatici: codice di Grok disponibile per tutti gli utenti, ma perchè?

Elon Musk ha fatto un annuncio sorprendente questa settimana: Grok, il chatbot alimentato dal modello di intelligenza artificiale generativa Grok-1 sviluppato da xAI, sarà open source.

Questo significa che il codice sorgente di Grok, precedentemente disponibile solo per gli abbonati X Premium+, sarà ora accessibile a tutti.

Questa mossa segna un cambiamento significativo nella politica di condivisione del codice per Musk e la sua azienda, ed è stata vista da molti come una risposta diretta alla recente politica di OpenAI.

Tuttavia, è essenziale che questa apertura venga accompagnata da un attento monitoraggio e da regolamentazioni adeguate per garantire che l’IA venga utilizzata in modo responsabile e etico, a beneficio di tutta l’umanità.

La risposta di Elon Musk alla segretezza di Microsoft

Grok è stato presentato al pubblico nel novembre 2023, offrendo un’esperienza di chatbot avanzata che si basa su un modello di IA altamente sofisticato. Fin dall’inizio, l’accesso a Grok è stato limitato agli abbonati X Premium+, disponibili solo in determinati paesi e con un costo mensile associato. Tuttavia, con la nuova decisione di renderlo open source, il potenziale di Grok si espanderà enormemente. La decisione di Musk di rendere open source Grok può essere interpretata come una mossa strategica contro OpenAI, la celebre azienda di intelligenza artificiale che ha guadagnato notorietà con il suo modello GPT. Musk ha accusato OpenAI di non rispettare gli accordi contrattuali originali e di privilegiare i profitti sopra tutto, diventando una sussidiaria di Microsoft.

Questo cambiamento nella politica di condivisione del codice potrebbe essere un segnale della volontà di Musk di mostrare una maggiore trasparenza e di contrastare il controllo monopolistico che vede in aziende come Microsoft. Finora, OpenAI ha rilasciato il codice sorgente solo fino a GPT-3, mantenendo segreti i successivi sviluppi, inclusi GPT-3.5 e versioni successive. Questo ha sollevato diverse critiche sulla mancanza di trasparenza nel settore dell’IA e ha portato Musk a seguire l’esempio di altre grandi aziende come Mistral e Meta, che hanno scelto di rendere open source i propri modelli. Tuttavia, ci sono preoccupazioni legate alla sicurezza e alla responsabilità associate a questa decisione.

Grok è l'IA a disposizione degli utenti premium di X (il fu Twitter). - Zapster.it
Grok è l’IA a disposizione degli utenti premium di X (il fu Twitter). (Adobe Stock) – Zapster.it

I timori della comunità: utilizzo poco etico?

Gli esperti hanno sollevato dubbi sulla possibilità che il codice di Grok possa essere utilizzato per scopi illeciti o pericolosi nelle mani sbagliate. La natura complessa e sofisticata degli algoritmi di intelligenza artificiale porta a pensare che questi sistemi potrebbero essere facilmente manipolati per diffondere disinformazione, violare la privacy o addirittura orchestrare attacchi informatici. È quindi cruciale che, mentre Grok diventa open source, ci siano misure rigorose per monitorare e regolare il suo utilizzo.

Nonostante queste preoccupazioni, la mossa di Musk di rendere open source Grok potrebbe portare a sviluppi significativi nel campo dell’IA. Con un numero più ampio di sviluppatori che hanno accesso al codice sorgente, ci potrebbero essere più opportunità per migliorare e ottimizzare il funzionamento di Grok. Inoltre, la comunità globale potrebbe contribuire a trovare soluzioni per affrontare le sfide etiche e di sicurezza associate alla diffusione dell’IA.