Famiglie italiane al ‘verde’: ufficiale, il Governo Meloni approva il Decreto I Milioni di euro all’aria aperta

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bonus e soldi in più, ecoc i dettagli- credit pixabay-zapster.it

Famiglie italiane al ‘verde’: ufficiale, il Governo Meloni approva il Decreto I Milioni di euro all’aria aperta. Di che cosa stiamo parlando? Non si tratta, per una volta, del nostro portafogli. O almeno non nel senso in cui lo si può intendere a prima vista.

Anzi, al contrario, si parla di un aiuto in chiave ‘verde‘ che aiutava le nostre tasche a respirare, anzi, aiuta noi stessi a respirare meglio. Molto meglio.

Eppure, è finita nello stesso modo in cui immaginiamo: sì, perché per quanto si parli di un ‘verde’ diverso, e più profondamente inteso, la conclusione è la medesima.

A partire dalla primavera 2025, il Bonus Verde, l’incentivo fiscale che permetteva una detrazione del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, è stato ufficialmente abolito.

La misura, introdotta nel 2018, non è stata prorogata nella Legge di Bilancio 2025 approvata dal governo guidato da Giorgia Meloni.

Cosa prevedeva il Bonus Verde

Il Bonus Verde consentiva una detrazione IRPEF del 36% su un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per unità immobiliare, ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Le spese ammissibili includevano interventi di: sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni; realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi; realizzazione di coperture a verde e giardini pensili. L’incentivo era rivolto a proprietari, usufruttuari o detentori dell’immobile che sostenevano le spese per gli interventi.

Perché è stato abolito? La decisione di non prorogare il Bonus Verde è stata motivata dalla necessità di razionalizzare la spesa pubblica e concentrare le risorse su interventi considerati prioritari per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. In particolare, il governo ha scelto di mantenere e rafforzare bonus diversi.

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Non tutti i bonus hanno fatto la stessa fine

Attualmente ci sono infatti alcuni bonus come il Bonus Ristrutturazioni (detrazione del 50% per lavori edilizi su abitazioni principali, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro), l’Ecobonus (detrazione del 50% per interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti), e il Sismabonus (detrazione fino all’85% per interventi antisismici su edifici ubicati in zone a rischio sismico.

La scelta di non rinnovare il Bonus Verde è stata anche influenzata dalla volontà di semplificare il sistema delle agevolazioni fiscali, riducendo il numero di bonus disponibili e focalizzandosi su quelli con maggiore impatto in termini di risparmio energetico e sicurezza. L’abolizione del Bonus Verde ha suscitato preoccupazione tra i professionisti del settore del verde e dell’arredo urbano, che temono una riduzione degli investimenti privati nella riqualificazione degli spazi verdi. Le associazioni di categoria hanno sottolineato l’importanza del verde urbano per la qualità della vita, la sostenibilità ambientale e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Tuttavia, il governo ha ribadito l’impegno a promuovere la transizione ecologica attraverso altri strumenti, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede investimenti significativi per la rigenerazione urbana e la creazione di infrastrutture verdi.