“Sei troppo vecchio, non puoi spendere i tuoi soldi liberamente”: clamoroso, ora ti impediscono pure di goderti la pensione come meglio credi

cambiamenti sugli anziani
cambiamenti sugli anziani- credit pixabay-zapster.it

“Sei troppo vecchio, non puoi spendere i tuoi soldi liberamente”: sembra una cosa senza senza, ed ha del clamoroso, ma è tutto vero. Ora ti impediscono pure di goderti la pensione come meglio credi.

Sì, sei troppo vecchio per usare i soldi della tua pensione: ti suona strano? Ecco cosa dice davvero la legge in Italia nel 2025, malgrado tutto.

In Italia, il tema della libertà di gestione del denaro da parte degli anziani pensionati solleva spesso interrogativi, soprattutto alla luce di notizie – a volte fuorvianti – secondo cui le persone anziane non sarebbero più libere di spendere la propria pensione come vogliono.

Ma davvero un pensionato è “troppo vecchio” per usare i suoi soldi come desidera? La risposta, nella maggior parte dei casi, è no, ma esistono delle eccezioni legate a tutela, salute mentale e abusi familiari.

I pensionati hanno libertà economica, certo: e quello che bisogna fare è andare diritti al punto sul fronte meramente legale, per non sbagliare focus.

Non ti fanno usare i tuoi soldi se sei vecchio

In base alla legge italiana, ogni cittadino maggiorenne, anche anziano, ha piena capacità giuridica e patrimoniale, a meno che non venga accertata una condizione di incapacità parziale o totale. Ciò significa che nessuna età anagrafica, da sola, limita la libertà di usare il proprio denaro. Un pensionato ha tutto il diritto di spendere i soldi come preferisce: in viaggi, regali, attività personali o per aiutare i familiari. Tuttavia, quando entrano in gioco problemi di salute, degenerazioni cognitive o tensioni familiari, le cose possono cambiare.

Quando scatta la protezione legale? Nel caso in cui un anziano venga ritenuto non più pienamente capace di intendere e volere, un giudice può decidere di nominare un amministratore di sostegno. Questa figura aiuta a gestire le finanze, prendendo decisioni al posto del soggetto protetto, ma sempre nell’interesse dell’anziano.

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cambiamenti sugli anziani, ecco cosa riguardano- credit pixabay-zapster.it

Amministrazione di sostegno: non la conosce nessuno

L’amministrazione di sostegno è pensata per proteggere, non per togliere la libertà. Spesso viene attivata per evitare che qualcuno approfitti dell’anziano – come avviene purtroppo in casi di abuso patrimoniale da parte di familiari o truffatori. Un tema controverso riguarda i familiari che cercano di limitare le spese degli anziani, a volte con la scusa di “proteggerli” o “non farli sprecare i soldi”. Tuttavia, se non esiste una nomina legale, nessun figlio, nipote o altro familiare può impedire a un pensionato lucido di disporre del proprio denaro.

In alcuni casi, però, gli stessi anziani decidono volontariamente di delegare la gestione finanziaria a figli o parenti, ad esempio per comodità o difficoltà con strumenti digitali. In queste situazioni, è fondamentale che vi sia chiarezza, fiducia e trasparenza. Anche se la legge tutela la libertà di spesa, nella pratica molti anziani si trovano in difficoltà nella gestione digitale dei pagamenti, o sono più esposti a truffe telefoniche, online o porta a porta. Questo può portare familiari o tutori a controllare più da vicino le spese, per evitare problemi. Inoltre, alcune banche pongono limiti sui conti correnti condivisi o sui prelievi, per motivi di sicurezza, ma ciò non significa che l’anziano sia legalmente limitato nella libertà di spesa.