Patto di Attivazione Digitale, cos’è e perché è urgente che tu lo sottoscriva al più presto | Rimani a bocca asciutta

Computer - Depositphotos - Zapster.it
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Hai già sentito parlare del “patto di attivazione digitale”? Lo sapevi che è molto importante stipularlo, se sei in una determinata situazione? Ecco perché e cosa fare.

Il Patto di attivazione digitale (noto anche come PAD) è un elemento fondamentale che devono sottoscrivere tutti i cittadini italiani che hanno intenzione di richiedere e ottenere l’Assegno di inclusione (noto anche come REI) e il Supporto per la formazione lavoro (SFL). Queste due sono delle agevolazioni messe a disposizione dallo Stato per alcune determinate categorie di persone.

A questo punto entra il gioco il Patto di attivazione digitale, ovvero un accordo obbligatorio che chi riceve questi sostegni deve stipulare al fine di dichiarare la propria situazione familiare e quindi ottenere i benefici più coerenti con il tipo di situazione. Questo patto, infatti, fornisce immediatamente all’INPS tutte le informazioni utili.

Il patto consiste nella conferma dei dati personali comunicati dal beneficiario dell’Assegno di inclusione e la conferma dei dati dei membri del nucleo familiare che devono ricevere il Supporto di formazione per il lavoro.

Patto di attivazione digitale, chi lo compila e chi è esente

Devo compilare e presentare il Patto di attivazione digitale chi intende ricevere l’Assegno di inclusione, ma basta presentarne solo uno per ogni nucleo familiare che lo richiede. Tuttavia, ci sono delle categorie che possono anche non sottoscriverlo e che quindi riceveranno i benefici automaticamente.

Gli esenti sono: titolari di pensione netta o persone con più di 60 anni; persone con disabilità o affetti da patologie oncologiche; membri con carichi di cura (ovvero i caregiver); infine persone coinvolte in percorsi contro la violenza di genere. Quest’ultima categoria viene esclusa in modo che non venga sottratto tempo al percorso di terapia che si sta seguendo.

Soldi - Depositphotos - Zapster.it
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Patto di attivazione digitale, come si fa?

Per sottoscrivere il Patto di attivazione digitale occorre firmarlo dopo averlo richiesto tramite la piattaforma SIISL: non c’è una scadenza per porre questa firma, ma prima si firma e prima si inizia a percepire l’Assegno di inclusione.

Per stipulare correttamente questo patto, occorre quindi andare sulla piattaforma SIISL, inviare la domanda per l’Assegno di inclusione, registrarsi sulla piattaforma o loggarsi se si è già registrati e compilare il patto che si compare direttamente nella propria area riservata. Dopo aver compilato tutto correttamente, inizieranno i primi contatti da parte degli assistenti sociali, che daranno all’utente il primo appuntamento. Quando si firma il patto, non solo si comunicano tutti i dati e si comunica che sono corretti, ma ci si impegna anche a presentarsi a questo appuntamento entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto.