Grande Fratello 11: ancora una bestemmia e questa volta in diretta

 

mercoledì 2 febbraio 2011 11.40


E siamo a sette: quest’anno ben sette concorrenti hanno bestemmiato (in modo chiaramente udibile da parte dei telespettatori) nel corso del Grande Fratello 11 e, nonostante tutto, i rimedi posti dalla produzione e dall’editore (Mediaset) sono stati poco più che una mezza foglia di fico. Sì, perché se è vero che Pietro Titone e Matteo Casnici sono stati espulsi dalla trasmissione per bestemmia, è pur vero che continuano a essere ospitati in trasmissione e a ricevere grande visibilità.

Si potrebbe obbiettare che Pietro sostiene di non aver bestemmiato, ma di essere stato “fregato” dalla sua c toscana (in realtà avrebbe detto “dico”) e che quella di Matteo era una mezza bestemmia, ma in realtà sono obiezioni che non stanno in piedi, perché la frase che Pietro sostiene di aver detto non ha molto senso, se si accetta la sua versione, e comunque, se veramente non aveva bestemmiato bisognava rimandare il filmato, provare la cosa incontrovertibilmente e riammetterlo. Per quello che riguarda Matteo, invece, va detto che le mezze bestemmie non esistono, tanto più se escono dalla bocca di qualcuno che si fregia di essere rispettoso del credo altrui.

Questa ambiguità e doppiopesismo nella gestione degli episodi, ha fatto sì che il fenomeno non sia stato minimamente arginato: anzi… solo la settimana scorsa è stato eliminato un altro concorrente (Nathan Lelli) e, nella diretta dell’ultima puntata, ha bestemmiato anche Nanto Colelli, che non è riuscito a trattenersi mentre ascoltava il dialogo tra la “ex” Margherita Micol Zanatta e la fiamma di una serata (che, oltretutto, gli ha anche rifilato un bel due di picche) Alessandra.

Ora, dopo aver da tempo sdoganato turpiloqui e promiscuità sessuali in prima serata, è evidente che, di fatto, il Grande Fratello 11 sta tentando di “sdoganare” anche la bestemmia, facendola passare per una qualsiasi interiezione, un “deprecabile incidente”, come quest’anno è stato più volte costretto a scrivere l’ufficio stampa Endemol.

No cari signori: la bestemmia non è un “deprecabile incidente” è un segno di grave maleducazione, che nasce dal menefreghismo del prossimo, dall’ignoranza e dalla povertà lessicale di chi la pronuncia e far finta di niente, solo perché in qualche caso gli ascolti sono saliti vertiginosamente, non è una politica accettabile.

Eppure, indipendentemente dalla bestemmia, già sappiamo che nella prossima puntata del Grande Fratello, Nando sarà ancora ospite in studio, nella segreta speranza che un sacco di gente si sintonizzi per vedere se gli scappa qualche altra “saracca”.

Si sfrutta quel meccanismo barbaro e perverso per cui, quando c’è un incidente, la gente si ferma a guardare nella speranza di vedere il morto, o almeno un po’ di sangue. Si stimola, insomma, il peggio dell’animo umano.

Continuare su questa china segnerà inevitabilmente la morte della televisione commerciale e l’imbarbarimento dei costumi.

Come qualcuno possa pensare di guadagnare da una simile situazione, senza considerare il disastro dietro l’angolo è davvero un mistero.

Speriamo solo che gli italiani si rivelino migliori degli schemi dei produttori televisivi e che gli ascolti finiscano per punire queste strategie dozzinali.