Ormoni proibiti, Stallone si difende in tribunale

 

giovedì 26 aprile 2007 11.15


Non è ancora intervenuto di persona davanti ai giudici australiani, ma Sylvester Stallone ha presentato tramite il suo avvocato di fiducia, alcune carte che lo scagionerebbero dall’accusa di traffico non autorizzato di ormoni.

I fatti risalgono allo scorso 16 febbraio, quando Rocky fu fermato da alcuni agenti alla dogana dell’aereoporto di Sidney: all’interno del suo bagaglio furono rinvenute ben 28 fiale di ormoni della crescita umana.

In Australia è assolutamente vietata, senza una precisa autorizzazione, l’importazione di questo tipo di sostanza e anche l’intero entourage dell’attore fu fermato per accertamenti. Furono perquisite anche le loro stanze d’albergo e le auto al seguito; ne seguirono la formale inquisizione e il rinvio a giudizio presso il locale tribunale.

Ieri Stallone ha fatto pervenire in Australia anche una dichiarazione nella quale ammette di aver fatto spesso uso di ormoni durante la sua lunga carriera, definendo la pratica “non pericolosa e del tutto legale”. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 15 maggio. Nel caso venisse dichiarato colpevole, il buon Sylvester sarà costretto a pagare una salatissima multa (oltre 90 mila dollari) e nulla più. Molto probabilmente l’attore si presenterà di persona a testimoniare, essendo attualmente impegnato nelle riprese di “Rambo 4” in Thailandia.