Morto Pete Postlethwaite, candidato all’Oscar per Nel nome del padre
lunedì 3 gennaio 2011 12.58
Se il 2010 ci ha portato via molte grandi stelle del cinema (ricordiamo Leslie Nielsen e Mario Monicelli, giusto per citare gli ultimi due), il 2011 ha deciso di non essere da meno, sotto questo profilo e si apre all’insegna della scomparsa di Pete Postlethwaite, caratterista il cui nome dirà forse poco al grande pubblico, ma il cui volto è assolutamente familiare a chi abbia frequentato le sale cinematografiche negli ultimi vent’anni. Postelthwaite, infatti, pur essendo un caratterista e avendo iniziato la carriera relativamente tardi (la sua prima prova risale al ’75 e allora aveva 29 anni) negli ultimi tempi aveva ottenuto grandi consensi tanto dalla critica, quanto dal pubblico.
L’apice della sua carriera è senz’altro rappresentato dalla nomination all’Oscar, come attore non protagonista, per il ruolo interpretato in Nel nome del padre, accanto a Daniel Day Lewis, ma altre parti lo hanno reso altrettanto popolare presso il grande pubblico, come ad esempio quello del glaciale avvocato Kobayashi ne I soliti sospetti.
Quest’anno gli spettatori italiani avevano avuto modo di vederlo impegnato in ben tre pellicole: Solomon Kane, Inception e The Town.
Steven Spielberg ricordava affettuosamente come Postlethwaite amasse considerare sé stesso “il migliore attore del mondo“.
Postlethwaite è morto in una cittadina dello Shropshire, nell’ovest dell’Inghilterra, all’età di 64 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore. Lascia la moglie e due figli.