Milos Forman: “Devo all’esilio il mio successo”
Il regista ceco Milos Forman ha dichiarato durante la cerimonia del 47° Festival Cinematografico Internazionale di San Francisco in cui ha ricevuto il premio alla carriera, di dovere all’esilio il suo successo professionale.A differenza di molti registi emigrati in America e poi tornati in patria perchè non riuscivano a far carriera, Forman è stato costretto a rimanere negli Stati Uniti in seguito alla primavera di Praga e all’entrata dei carri armati russi in città nel 1968.La censura del regime comunista avrebbe infatti mutilato i suoi film.Dopo aver frequentato la scuola di sceneggiatura a Praga e aver girato i suoi primi lavori, rivoluzionando il modo di fare cinema comune ai cineasti dell’est (come Polanski, Forman è uno degli autori della “nuova onda” del cinema dell’europa orientale), il regista è emigrato negli Usa e qui ha dovuto cambiare il suo modo di scrivere e dirigere storie per adattarsi al pubblico americano. Sono nati così grandi capolavori come Qualcuno volò sul nido del cuculo, storia profondamente americana ma metafora della condizione dei paesi comunisti sotto l’Urss. Oggi Forman ha in progetto un film sull’Inquisizione spagnola ai tempi del pittore Goya.