L’ira di Snipes dopo le manette
mercoledì 22 dicembre 2004 15.34
Era stato arrestato dalle autorità di New York lo scorso marzo, la star hollywoodiana di colore Wesley Snipes – già protagonista di film come “L’arte della guerra“, “Blade” e “Passenger 57”. Il motivo del provvedimento era legato all’accusa, piovuta sul capo di Snipes, di essere il padre di un figlio che lui non aveva mai riconosciuto. Ad accusare l’attore era stata una residente dell’Indiana, tale Oprah Winfrey, e per accertare i fatti un giudice di Manhattan aveva anche predisposto un esame del DNA a carico di Snipes. Ora il divo chiede i danni: lo stato di New York, infatti, non avrebbe avuto alcun titolo a intromettersi nella vicenda (in gergo legale: non avrebbe avuto giurisdizione), dal momento che Snipes è cittadino della Florida e che la querelante era residente in Indiana; per di più, l’avvocato di Snipes non ha mancato di stigmatizzare come la Winfrey sia una nota tossicomane e disturbata mentale, la quale già in passato avrebbe mosso cause analoghe al cantante Prince e addirittura al presidente Clinton.