Julianne Moore attacca il premier Berlusconi

 

martedì 2 novembre 2010 16.40


Il premier Silvio Berlusconi ha recentemente fatto una serie di esternazioni che hanno suscitato violente reazioni, tanto da parte dell’opposizione (cosa del resto inevitabile), quanto da parte di svariati gruppi e associazioni.

L’ultima frase pronunciata dal presidente del consiglio, come replica piccata a chi gli chiedeva per l’ennesima volta delucidazioni sul caso Ruby, però, è stato l’equivalente mediatico di una mezza bomba atomica; Berlusconi avrebbe infatti affermato che è meglio guardare le donne che essere gay.

Premesso che la frase, in un’ottica maschile ed eterosessuale, è un po’ un truismo, dal momento che, se si parla di relazioni sessuali, è normale che un maschio etero preferisca ammirare bellezze muliebri, piuttosto che maschili (né pensiamo che eventuali sondaggi in merito possano smentire questo dato di fatto), era inevitabile che una simile uscita suscitasse le reazioni delle associazioni omosessuali, che hanno gridato alla discriminazione.

Persino il ministro delle pari opportunità, Mara Carfagna ha preso le distanze dal capo dell’esecutivo dichiarando che “è meglio non fare certe battute“, ricordando che proprio in questi giorni la Presidenza del consiglio ha speso soldi per una campagna di lotto all’omofobia.

L’ultimo affondo, però, arriva dal Festival del cinema di Roma, da un’attrice di chiara fama internazionale, Julianne Moore, autoproclamatasi icona gay (in un’intervista a Vanity Fair di qualche tempo fa) e giunta nella capitale per presentare la sua ultima fatica, I ragazzi stanno bene, pellicola in cui interpreta, manco a farlo apposta, la parte di una lesbica sposata con la propria compagna.

Interpellata sul punto dai cronisti, la Moore avrebbe definito l’uscita di Berlusconiidiota, arcaica, infelice e imbarazzante“.


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