Il Festival di Roma premia Gifuni e la Ramazzotti

 

venerdì 5 novembre 2010 16.44


È il giorno dei premi minori, ma non per questo meno importanti, al Festival del Cinema di Roma. La piacevole sorpresa è che, una volta tanto, si tratta per lo più di riconoscimenti a giovani artisti italiani. Forse in questo ha giocato una parte anche il revanscismo generato dall’ultimo Festival di Venezia, criticato proprio perché aveva trascurato il cinema italiano.

Ma tant’è… Micaela Ramazzotti e Cristiana Capotondi si aggiudicano rispettivamente il Premio Lancia Musa e Lancia Diva; il premio premio 3 Social Movie Star, assegnato direttamente dagli utenti dell’operatore telefonico, va invece a Fabrizio Gifuni (che precede di qualche punto Tony Servillo e Valeria Golino) per la pièce teatrale L’ ingegner Gadda va alla guerra .

Un altro italiano, Francesco Di Leva si porta a casa quello che forse è il più importante tra questi premi minori, ovverosia il L.A.R.A. (Premio Libera Associazione Rappresentanti di Artisti), come miglior interprete italiano per il ruolo in Una vita tranquilla.

A Gianni Celati va il premio Enel per il miglior documentario sociale, mentre il Farfalla d’oro – Agiscuola, altro riconoscimento prestigioso perché dato dagli operatori del settore, va a Olias Barco per Kill me please.

In tutto questo spicca anche qualche premio per gli stranieri, tra cui il Premio HAG – Pleasure Moments, che va a Thom Zimmy e al suo The promise, che, dopo il successo tributato al “boss” Bruce Springsteen in occasione della presentazione, appare più che meritato.

Si spera a questo punto che anche la giuria che deve assegnare i premi Marc’Aurelio, in questi giorni in tutt’altre faccende (polemiche) affaccendata, tenga debitamente conto dell’abbondante talento nostrano.