George Michael: il carcere non è poi così male…

 

lunedì 4 ottobre 2010 18.39


A quanto pare la prigione non sembra aver ammorbidito minimamente il carattere della pop-star George Michael, anzi: l’ex leader degli Wham! sembra semmai essere diventato molto più combattivo, al punto da essersi abituato perfettamente alla vita dietro le sbarre, almeno stando a quanto scrive lui stesso di suo pugno, in una missiva scritta appositamente per smentire le voci circolate ultimamente sui tabloid britannici (Sunday Mirror in testa).

Ricordiamo che Michael è attualmente in prigione per scontare un periodo di 60 giorni, comminatogli dopo l’ennesimo incidente automobilistico per guida in stato di ebbrezza causata dall’abuso di sostanze stupefacenti.

Spedito inizialmente nella prigione “dura” di Pentonville, nel braccio riservato a molestatori, stupratori e pedofili (un genere di detenuti di norma isolati dalla rimanente comunità carceraria, onde evitare che la legge non scritta dei delinquenti causi loro una brutta fine), Michael era successivamente stato trasferito nella casa circondariale di minima sicurezza di Highpoint, nel Suffolk.

Qui, a quanto pare, il cantante sembra essersi ambientato alla perfezione e, oltra ad avere iniziato a progettare la festa per quando sarà rilasciato, è persino riuscito a riallacciare i rapporti con l’ex-compagno Kenny Goss.

Tuttavia sono prese a girare voci, pubblicate da giornali come il Sunday Mirror, che lo volevano a mangiare gamberetti in salsa rosa, ubriacarsi e girare nudo in carcere, con conseguente reazione dei compagni di prigionia, che, sempre secondo i giornali suddetti, lo avrebbero strapazzato.

Questi resconti hanno finito per tirare fuori il duro che c’è in Michael, ulteriormente temprato dalla vita in gattabuia.

La fase uno della reazione è stato il mandato ai propri legali di querelare il tabloid per calunnie e diffamazione, la fase due è stata una lettera aperta, indirizzata ai fan e pubblicata attraverso le principali agenzia di stampa britannica, in cui Micheal spiega il suo punto di vista:

Anche se preferirei soprassedere alla solita spazzatura che sono costretto a leggere giorno dopo giorno sulla mia permanenza qui in prigione, penso che sia sacrosanto, per riguardo ai miei fan, alla mia famiglia e ai miei amici, rispondere in qualche maniera, quantunque il mio ritorno a casa sia imminente.

Vi prego di credermi quando vi dico che nelle ultime tre settimane per me non ci son state lacrime, né ansie, né maltrattamenti e, di fatto, nemmeno una notte insonne. Al contrario: sono stato trattato con gentilezza dai compagni e dal personale della prigione e, per quel che posso dire io, non ho ricevuto alcun trattamento di favore, se si eccettua il fatto che ogni tanto qualcuno dei ragazzi mi lascia vincere a biliardo.

La maggior parte delle mie giornate l’ho passata a leggere migliaia di lettere e cartoline da parte di gente di tutto il mondo, che mi ha dato un incredibile sostegno. Prometto di ripagare la loro gentilezza con nuova musica, il prima possibile.