Esaurimento nervoso per Lindsay Lohan dietro le sbarre
lunedì 26 luglio 2010 17.20
E dire che alla fine a Lindsay Lohan era anche andata bene: il giudce le aveva appioppato 90 giorni di reclusione, ma le prigioni in California, a quel che pare, scoppiano, quindi la pena le era stata ridotta a sole due settimane. E invece nemmeno il pensiero che la detenzione sarebbe stata breve è bastato a consolare l’attrice.
Non appena arrivata nella prigione statale femminile di Lynwood, le altre detenute l’hanno accolta canzonandola facendo pesanti allusioni alla sua condotta sessuale promiscua e alla sua caotica vita privata e tanto è bastato per farla crollare.
La Lohan piangeva continuamente, anche di notte e a un certo punto è caduta preda di un attacco isterico, tanto che, per garantire il sonno delle compagne di braccio, la direzione del carcere si è vista costretta a metterla in isolamento.
Da lì è stata poi trasferita sotto osservazione in un centro medico, per paura che potesse farsi del male da sola.
A quanto pare i secondini fino a quel momento l’avevano tenuta d’occhio ventiquattr’ore su ventiquattro per paura che si suicidasse.