E la spia russa diventò porno-attrice

 

martedì 20 luglio 2010 12:48


Se mai si dovesse fare, potrebbe benissimo essere intitolato Dalla russia con bollore il film che (forse) segnerà l’esordio della spia Anna Chapman nel dorato mondo del cinema (porno).

Sembrerà incredibile infatti, ma la Chapman, componente di quel manipolo di dieci spie russe di stanza a New York espulse soltanto qualche giorno fa dal dipartimento di stato americano, adesso è ricercata come non mai, ma non dalla giustizia a stelle e strisce, quanto piuttosto da uno dei più noti produttori di film hard del globo terracqueo: Steve Hirsch, presidente della Vivid Entertainment.

A dire il vero alla Vivid, che ultimamente sta cercando di accaparrarsi contratti con gente famosa estranea al business del cinema hardcore, è già andata buca con una mamma americana finita sotto l’attenzione dei media per aver dato alla luce otto gemelli. All’epoca l’offerta ammontava a un milione di dollari, ma fu rifiutata.

Questa volta, forse, la ventottenne di origini russe potrebbe sentirsi più allettata, visto che versa in cattive acque dal punto di vista economico (lo stipendio di spia in disgrazia non deve evidentemente essere un granché, dalle parti di Mosca) e visto soprattutto che, a quel che pare, stava già pensando di posare senza veli per Playboy, o di vendere la propria storia a Hollywood.

Solo il tempo ci dirà se sta per nascere un’altra stella, anzi… “stellina”.