Asia Argento trascina in tribunale Morgan

 

venerdì 9 aprile 2010 11.08

Quanto possono costare dieci minuti di follia, sia che siano causati da temporaneo obnubilamento mentale, sia che siano stati studiati ad arte per farsi pubblicità.

Ci stiamo riferendo al cantante Marco Castoldi, in arte Morgan, ex-leader dei Blu Vertigo e giudice di X-Factor che, come tutti sanno, finì al centro di un polverone mediatico un paio di mesi fa, quando, a ridosso del Festival di Sanremo, si sbottonò un po’ troppo con un giornalista del mensile Max, dichiarandogli bellamente di fare uso frequente di crack (una mistura di cocaina grezza e bicarbonato, di solito in forma di cristalli) e di considerarlo un antidepressivo migliore di tanti psicofarmaci. In effetti non è che gli psicofarmaci siano caramelle, o contengano sostanze radicalmente differenti – si vedano ad esempio neurotrasmettitori come noradrenalina, dopamina o i triciclici in generale, ad esempio – ma di solito vengono prescritti da un medico, che indica chiaramente posologia e frequenza di utilizzo e, soprattutto, tiene sotto controllo costante i pericolosissimi effetti collaterali.

Comunque la (ingenua?) dichiarazione di Morgan, per altro prima smentita e poi parzialmente confermata, non tardò a produrre effetti devastanti sulla sua carriera: esclusione dal Festival (con strascico polemico) e reprimenda ufficiale dei vertici RAI, di giornalisti di cronaca mondana e addirittura di parte del mondo politico (da che pulpito, verrebbe da dire…).

Se Morgan aveva fatto tutto questo per creare un po’ di pubblicità per il proprio disco o per la serie di concerti dei redivivi Blu Vertigo i fatti non sembrano avergli dato ragione.

Da un punto di vista commerciale, infatti, la cosa non spostò più di tanto la propensione all’acquisto dei consumatori.

Purtroppo per il cantante, però, non è acnora finita e questa volta Morgan rischia di perdere qualcosa di ben più importante.

La ex compagna Asia Argento ha infatti chiesto al tribunale dei minori di Roma, dopo che quello di Milano le aveva già riconosciuto l’affidamento esclusivo della figlia Anna Lou, di revocare al Castoldi anche la patria potestà, perché, consumando droga, non sarebbe un padre adatto.

Ieri c’è stata la prima udienza e Morgan, che non si è presentato, perché convalescente in seguito a un’operazione alle corde vocali, ha ottenuto un rinvio, precisando comunque, attraverso i suoi legali, che “non si può privare una bimba del proprio padre per un articolo peraltro subito smentito” e che la richiesta di Asia Argento sarebbe “eccessiva e immotivata”.

L’appuntamento è dunque rimandato al 29 di aprile, quando, tra l’altro, dovrebbero essere sentiti come testimoni Simona Ventura, Claudia Mori, Maddalena Corvaglia, Mara Maionchi, nonché la madre e la sorella di Morgan, allo scopo di confermare ai giudici che il cantante non è mai stato un padre trascurato o poco lucido.

Non è chiaramente possibile dire chi vincerà, ma una cosa è già sicura: comunque vada, a perdere sarà la piccola Anna Lou.