Assegno di inclusione, il nuovo requisito lascia tutti di sasso | Per questa cifra irrisoria perdi tutto

Conosci perfettamente quali sono i requisiti per ottenere (e continuare a percepire) l’assegno di inclusione? Fai ben attenzione ai limiti di reddito.

Tra le varie agevolazioni economiche che lo Stato mette a disposizione per i cittadini più bisognosi, c’è anche l’assegno di inclusione. L’assegno di inclusione, a partire già dai primi mesi del 2024, ha il compito di sostanzialmente sostituire il reddito di cittadinanza, misura economica emessa dal Movimento Cinque Stelle ormai alcuni anni fa.

Il reddito di cittadinanza, infatti, non convinceva tanto dal momento che in molti sostengono che non venisse visto da chi lo percepiva come un misura momentanea, bensì come una forma di sostituzione a un regolare stipendio. Per questo, si è deciso di rivederlo e così adesso c’è l’assegno di inclusione.

Dato che nasce come sostituzione e miglioramento del reddito di cittadinanza, l’assegno di inclusione ha dei requisiti molto più stringenti per chi lo richiede. Ecco quali sono i requisiti da rispettare.

Assegno di inclusione, come funziona

L’assegno di inclusione è stato concepito come un vero e proprio sussidio, un aiuto extra mentre il cittadino sta già partecipando attivamente alla società. Non è possibile, quindi, percepirlo mentre si è disoccupati, ma come extra mentre, per esempio, si sta avviando una propria attività imprenditoriale, oppure mentre si è senza lavoro ma si sta partecipando ad alcune politiche finalizzate all’inserimento.

L’assegno di inclusione, quindi, dovrebbe essere solo una forma momentanea e aiutare il cittadino che si starebbe già impegnando per diventare economicamente indipendente. Comprende, in totale, 3000 euro lordi, che vengono erogati nel corso di un solo anno. Poi, non può essere più richiesto.

Assegno di inclusione, i requisiti per ottenerlo

Per ottenere l’assegno di inclusione, come tutte le agevolazioni messe a disposizione dal governo, bisogna rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto, bisogna star avviando una propria attività o star partecipando almeno a una politica finalizzata all’inclusione sociale ed economica.

In più, bisogna essere una categoria considerata “in difficoltà“: come essere minorenne o avere più di 60 anni o avere una disabilità o star partecipando a un programma di cura, oppure essere in generale in una condizione considerata di svantaggio. Infine, bisogna possedere la cittadinanza italiana, oppure il permesso di soggiorno, ma bisogna risiedere in Italia da almeno cinque anni. Infine, ci sono anche dei requisiti economici da rispettare: non bisogna avere un ISEE annuale superiore ai 9360 euro lordi. Se arrivate a superare questa cifra perché nel frattempo la vostra attività è stata avviata e sta avendo successo, non ci sono penalizzazioni, l’importante è tenere sempre aggiornato l’INPS.