3096 giorni: il film che racconta l’odissea di Natascha Kampusch
mercoledì 27 febbraio 2013 13.31
La terribile esperienza vissuta da Natascha Kampusch, la venticinquenne rapita da uno psicopatico quando aveva solo dieci anni e da lui tenuta segregata in casa per oltre otto anni, sta per rivivere in un film intitolato, per l’appunto, 3096 giorni: titolo assai significativo che indica la durata esatta e precisa della lunga odissea della vittima.
Presentato a Vienna con l’eccezionale presenza di Natascha, il film (che sarà diretto dalla regista Sherry Hormann) è basato sulla sua autobiografia, dalla quale è stata tratta la sceneggiatura: saranno pertanto presenti i dialoghi originali avvenuti tra la ragazza e il suo aguzzino che, alla domanda sul perché avesse scelto proprio lei, si era limitato a risponderle “Ti avevo visto sorridere”.
Nel corso della presentazione del film, Natascha si è gentilmente concessa ai flash dei fotografi, rifiutandosi però al contempo di rispondere alle domande dei giornalisti.