Vanna Marchi: da maga delle televendite a barista

 

venerdì 7 ottobre 2011 14:06


A volte la vita è davvero strana: all’inizio sei una potente imbonitrice televisiva capace di convincere gente debole e credulona a comprare qualsiasi cosa, nonché a regalare tutti i suoi soldi a un “mago” che con la sua bacchetta magica spazzerà via i problemi della vita e poi di colpo ti ritrovi dietro il bancone di un bar, dove il massimo che puoi fare è convincere un cliente a prendere un cappuccino col cacao anziché senza.

Questo è a tutti gli effetti ciò che è accaduto a Vanna Marchi che, da quando ha ottenuto la semi – libertà, ha iniziato a lavorare presso il bar milanese “La Malmaison”, di proprietà del fidanzato della figlia Stefania Nobili, da un anno agli arresti domiciliari.

La Marchi era stata condannata a undici anni e mezzo di carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e bancarotta fraudolenta ed era stata smascherata grazie all’intervento della trasmissione Striscia la notizia: dopo aver scontato due anni e mezzo di carcere e uno ai domiciliari, tre anni le sono stati abbonati dall’indulto, mentre le restano duecentosettanta giorni da scontare per buona condotta.

Ieri s’è dunque presentata al bar in compagnia del suo legale per iniziare il suo primo giorno di lavoro, che la terrà impegnata tutta settimana escluso il mercoledì (giorno di chiusura), dalle 11.00 alle 21.00: le sue mansioni consisteranno sia nello stare dietro il bancone che nel preparare dolci, nonché nella gestione della sala e della cassa.

Inutile dire che il locale si sta già riempiendo di giornalisti a caccia di scoop.