La moglie di Rocco Siffredi si confessa con il settimanale Panorama
lunedì 25 luglio 2011 10:54
In realtà si chiama Rózsa Tassi ed è nata a Budapest (nel 1990 è stata anche Miss Ungheria), ma il pubblico (dei film hard) la conosce sotto l’italianizzato nome d’arte di Rosa Caracciolo. Chi è costei? Non una Carneade qualsiasi, ma la moglie di Rocco Siffredi, uno dei pornoattori più famosi al mondo, cui ha dato due figli – Lorenzo e Leonardo, rispettivamente di quindici e dodici anni.
Questa settimana la signora Siffredi ha “vuotato il sacco” con il settimanale Panorama, rilasciando un’intervista in esculsiva nella quale, manco a dirlo, ha raccontato come ha conosciuto il marito e, soprattutto, come sia essere moglie di uno degli “stalloni” più rinomati al mondo.
La risposta alla seconda domanda è senz’altro faticoso, come per altro ci si poteva aspettare e, in tal senso, le rivelazioni di madame Tassi in Siffredi coincidono con quanto dichiarato dal pornodivo di Ortona qualche tempo fa a Piero Chiambretti, nel corso di Chiambretti Night: Rocco non riesce proprio a fare a meno di copulare tutto il santo giorno e così, nonostante dopo la nascita dei pargoli avesse deciso di mettere la testa a posto, visto che la moglie, da sola, non era in grado di soddisfare la sua insaziabile sete di sesso, aveva iniziato a frequentare prostitute praticamente ogni sera, addirittura due alla volta. Sicché visto il risultato e, forse, l’incidenza del vizio sul bilancio familiare, la bella Rosa alla fine ha deciso di permettere al super-marito (che lei ama definire “l’ultimo samurai“) di tornare a recitare – se non altro per fare quello che ama verrà pagato, anziché essere costretto a pagare lui…
E dire che Rosa (o Rózsa) aveva essa stesso iniziato una carriera di pornoattrice per amore di Rocco, quando, partita per fare la hostess al festival del porno di Cannes, si era ritrovata prima compagna di letto occasionale della nostra gloria nazionale e, successivamente, impegnata sul set a sostituire una co-protagonista che aveva dato forfait. L’unica condizione imposta alla produzione: girare scene di sesso solo con Rocco. Per accontentarla i produttori dovettero addirittura cambiare la trama del film (non che qualcuno se ne sia accorto, per altro…).
Fu l’inizio di una carriera per altro molto breve. Di quel passato rimangono tre “capolavori”: Il Guardaspalle (parodia porno del più celebre Guardia del corpo), Il Marchese De Sade Oltre Ogni Perversione e Avventure Erotiche Nella Giungla , tutti girati con il marito. Poi lei ha smesso, stufa e desiderosa di dedicarsi solo ai figli.
Lui ancora non ci riesce, ma del resto, che sia un dipendente dalle patatine ce lo ha insegnato anche la pubblicità…