Lindsay Lohan alza di nuovo il gomito, ma sarebbe colpa del… tè

 

venerdì 24 giugno 2011 13.09


Automobilisti italiani attenti: non mettetevi alla guida dopo esservi fatti un paio di tazze di tè; potreste rischiare grosso in caso vi fermino e vi facciano un alcool test.

Garantisce Lindsay Lohan, che, agli arresti domiciliari per il furto di una collana e ancora sotto parola per abuso di alcolici e sostanze stupefacenti, ha di nuovo fatto scattare il suo SCRAM, la cavigliera elettronica che, oltre a segnalarne la posizione, effettua controlli periodici sui tassi alcolemici dell’attrice, segnalando inesorabilmente alle forze dell’ordine eventuali trasgressioni.

Ma ‘stavolta la colpa sembrerebbe di una bevanda in bottiglia: un tè a base di Kombucha, un fungo che di solito si usa nelle diete per le sue proprietà depurative.

Resta il fatto che la suddetta bevanda contiene un tasso alcolico ridicolo e che nel sangue di LiLo è stato invece registrato uno 0.5%, che, tanto per intendersi, in Italia sarebbe sufficiente a guadagnarsi un’ammenda da 500 a 2.000 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.

Ma la cosa che lascia più stupiti è la reazione del giudice: che si è limitato a proibire all’attrice l’organizzazione di festini. D’ora innanzi la Lohan potrà invitare solo un amico alla volta.

Festini? Un amico alla volta? Credevamo LiLo fosse ai domiciliari, ma evidentemente ci sbagliavamo.

O questo, oppure i sistemi legislativi americano e italiano non sono davvero compatibili.

Con buona pace di chi, dall’altra parte dell’oceano si straccia le vesti sostenendo a spada tratta l’innocenza di Amanda Knox.