Ferrara e Radio Londra schiacciati tra TG1 e i pacchi di Affari Tuoi

 

mercoledì 16 marzo 2011 15.22


Probabilmente doveva aspettarselo. Giuliano Ferrara non poteva pensare di tornare in tv, chiamato a fare da contraltare ai vari Michele Santoro, Fabio Fazio e Roberto Saviano, Giovanni Floris, Serena Dandini e compagnia bella e pensare di riscuotere applausi a destra e a manca. Soprattutto a manca la cosa non poteva funzionare. E infatti non ha funzionato.

Tant’è che i dati Auditel della prima puntata (quella dell’altro ieri) lo collocano leggermente al di sotto delle strisce di commento politico del passato. In sostanza: tra il TG1 e i pacchi di Affari tuoi un milione abbondante di persone girerebbe canale, per poi tornare a vedere se, tra un cambio e un’offerta, i concorrenti di Max Giusti riescono a farla in barba al perfido “dottore“.

Intendiamoci: non è una tragedia, quest’anno in RAI e in Mediaset c’è chi ha fatto ben peggio (Simona Ventura e L’Isola dei Famosi, per esempio…), ma siccome stiamo parlando di informazione politica, è inevitabile che scatti la polemica, magari nella speranza di far chiudere Qui Radio Londra per eccesso di ribasso.

Che ironia: i detrattori della mentalità da tv commerciale, si appellano a quella stessa mentalità per chiedere la sospensione di un programma scomodo (per loro)!

Che poi Ferrara ci metta del suo per risultare anche più antipatico del dovuto è fuori di dubbio: l’intervento di ieri in difesa di Ruby Rubacuori sarà sembrato eccessivo persino ai fan del giornalista, ma tant’è… anche lui dev’essere caduto nella logica dello share televisivo e siccome dall’altra parte della barricata gli ascolti record vengono raggiunti proprio così, gli sarà sembrata una buona strategia.

Con ogni probabilità, invece, la verità è un’altra: il milione di persone che gira canale, lo fa non solo perché non sopporta Ferrara, ma soprattutto perché finora Ferrara ha parlato di aria fritta.

Da una rubrica di approfondimento politico ci si aspetterebbe appunto questo: l’approfondimento politico, non il gossip, o, peggio ancora, il commento al gossip…