Tony ottiene la semilibertà dopo quattro anni di reclusione in una cella piccolissima. Cerca di rifarsi una vita lavorando in un caseificio gestito da Alfonso e Bianca. Qui assiste al pestaggio di Alfonso da parte di malavitosi con cui si è indebitato, e si rende conto di trovarsi a un bivio tra mantenere il lavoro oppure evitare di prendere le difese di Alfonso.
Grazie all’articolo 17 Jalongo ha trascorso ben tre anni all’interno del carcere di Rebibbia collaborando con i detenuti e raccogliendo le loro storie.