giovedì 30 settembre 2010 16.25
Con Tony Curtis, spentosi ieri notte a Las Vegas all’età di ottantacinque anni, se ne va uno degli ultimi grandi di Hollywood, rappresentante di quella generazione che, a cavallo tra gli anni ’50 e ’70 dominò il periodo d’oro del cinema a stelle strisce.
Noto al grande pubblico soprattutto per ruoli quale quello del musicista spiantato che corteggia una ingenua Marilyn Monroe in A qualcuno piace caldo, o quello del miliardario americano che con il lord inglese interpretato da Roger Moore forma una improbabile coppia di agenti segreti nella serie tv Attenti a quei due, Curtis ha in realtà recitato in più di un centinaio di film, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui una nomination all’oscar nel 1956 per La parete di fango, film in cui interpreta un galeotto razzista che fugge incatenato a un compagno di prigionia di colore (interpetato da un grandissimo Sidney Poitier).
Nella sua carriera ha dato ampia prova di sapere interpretare qualsiasi genere di ruolo, dal comico (perfino demenziale), alla commedia, passando attraverso i generi drammatico, noir e addirittura horror.
Passato alla storia come playboy – dichiarò di aver avuto una intensa relazione con Marilyn Monroe – si era sposato ben sei volte ed è sempre stato un sincero ammiratore del genere femminile, tanto che, in proposito soleva dire: E sempre stato amore. Mi innamoravo ogni santo giorno. Sono assolutamente innamorato delle donne. Di tutte le donne…