Il figlio di Babbo Natale, ovvero la storia di Arthur Christmas

 

martedì 27 dicembre 2011 10.08


Come fa Babbo Natale a consegnare in una sola notte i regali a tutti i bambini del mondo? Questa è la domanda che ognuno di noi, da piccolo, si è inevitabilmente posto e che anche i bambini di oggi non possono fare a meno di chiedersi.

Ebbene, ora la risposta a questo insolubile quesito la si può trovare nei cinema, grazie all’uscita del nuovo film d’animazione prodotto dalla Aardman Animations, dalla quale sono uscite pellicole di successo come Galline in fuga e Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro: si tratta de Il figlio di Babbo Natale (Arthur Christmas), esilarante cartoon in 3D che fornisce la risposta più logica e “scontata”.

Babbo Natale riesce infatti a compiere questo miracolo grazie al fatto che il suo laboratorio è un vero e proprio centro ad altissima tecnologia situato sotto i ghiacci del Polo Nord, dove lavorano alacremente ben un milione di elfi, mentre la sua tradizionale slitta è in realtà una sorta di aereonave futuristica in grado di viaggiare alla velocità della luce e il tutto è efficacemente coordinato dai due figli di Babbo Natale: il maggiore Steve, un vero e proprio soldatino agli ordini del padre e il minore Arthur, pasticcione e simpatico.

Sarà proprio lui, infatti, a tentare di rimediare a quello che considera un imperdonabile errore, cioè il fatto che, a causa di una svista, una bambina rischia di non ricevere alcun regalo, cosa che sia suo fratello che il papà non ritengono poi così terribile: così il ragazzo non ci pensa due volte e si lancia nella sua esilarante missione di consegna dall’altra parte del pianeta, a sole due ore dall’alba.

La pellicola, nei cinema a partire dal 23 dicembre, si presenta come il più dissacrante e politically scorret film di questo Natale e forse proprio per questo è interessante da vedere: per godersi un Babbo Natale non più inteso come il tradizionale e caro vecchietto, ma come un padre di famiglia oberato di lavoro e sull’orlo di una crisi di nervi, in grado di commettere errori proprio come qualunque persona normale.

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Redazione