Dopo quarant’anni, Muti dà l’addio al Festival di Salisburgo

 

giovedì 28 luglio 2011 12.40


Da quarant’anni a questa parte, Riccardo Muti è il perno fondamentale attorno al quale ruota il Festival di Salisburgo, tuttavia, in occasione del suo settantesimo compleanno (che cade proprio oggi), ha annunciato che non dirigerà più le future edizioni della kermesse.

Il suo fantastico debutto salisburghese risale al lontano 1971 e segnò, a tutti gli effetti, l’inizio della sua brillante carriera da direttore d’orchestra; ma gli anni iniziano a farsi sentire anche per un genio della musica come lui, così ha deciso che d’ora in poi si limiterà a fare concerti con la Filarmonica di Vienna e a dirigere opere solamente due volte all’anno: una a Roma e l’altra a Chicago.

Oltre a essere da sempre uno dei membri più attivi e impegnati sul fronte del Festival di Salisburgo, Muti si è anche distinto, in passato, come direttore del Teatro La Scala di Milano e, lo scorso anno, per aver rilevato l’Orchestra Sinfonica di Chicago: parte del merito del suo straordinario talento va senz’altro al padre dell’artista che, fin da quando Muti era solo un bambino, ha preteso che studiasse musica insieme ai fratelli, poiché la riteneva una disciplina importante ai fini di possedere una solida cultura umanistica.

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Redazione