lunedì 30 maggio 2011 13.03
Ah, quanto siamo bravi ad autoincensarci noi italiani. Solo una cosa ci riesce meglio: fare le vittime. E così non sorprende più di tanto che, a diffrenza di quanto recita il proverbio latino di derivazione biblica, in Italia si possa benissimo essere profeti in patria.
E quello che capita anche a Nanni Moretti che, dopo aver fallito l’obbiettivo “palma” al Festival di Cannes, avrà invece ampia possibilità di rifarsi con i Nastri d’argento, prestigiosissimo premio cinematografico assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani sin dal lontano 1946 (cosa che, tra l’altro, ne fa il secondo premio di categoria più antico del mondo, subito dopo gli Oscar).
Ben sei i nastri per cui è in lizza il regista altoatesino grazie alla sua ultima fatica Habemus Papam tra i quali quello quello per il regista del miglior film, cui va ad aggiungersi il possibile nastro d’argento per il miglior soggetto, categoria in cui, però, Moretti fa paradossalmente concorrenza ad Habemus Papam, visto che in quel caso concorre con Una sconfinata giovinezza.
Vedremo cosa resterà di queste candidature, anche se è altamente probabile che molte di esse si traducano in un premio molto concreto.
Se non altro, almeno in casa sua Moretti non rimarrà a becco asciutto…