Lindsay Lohan rinviata a giudizio: l’accusa di furto va avanti (e si mette male)

 

giovedì 10 febbraio 2011 12.37


Non si ferma il processo a Lindsay Lohan e, anzi, a quel che sembra il dipartimento di Giustizia americano sembra ormai deciso a rendere la giovane attrice un esempio per tutti quanti.

Il giudice Schwartz, della suprema corte di Los Angeles è stato molto chiaro: Il furto è un delitto, non una semplice contravvenzione – ha ricordato il magistrato alla Lohan – e ora la sua posizione è molto differente.

Dopo aver rimandato a giudizio la Lohan, Schwartz le ha anche spiegato che, se mai l’attrice dovesse compiere anche la più piccola infrazione mentre è in attesa di processo, non esiterebbe a sbatterla in galera, senza possibilità alcuna di considerare una cauzione.

Lei non è differente da tutti gli altri, signorina Lohan – ha aggiunto – Perciò, per favore, non metta alla prova la sua fortuna!.

All’attrice non è rimasto altro che confermare mestamente di aver compreso ciò a cui sta andando incontro.

Ricordiamo che LiLo, come la chiamano i magazine americani, è nei guai per aver sottratto una catenina d’oro da 2500 dollari da una gioielleria di Venice, quartiere chic e caretteristico di Los Angeles. Ripresa dalle telecamere di sorveglianza, è stata accusata dal propietario del negozio, che ha mandato avanti la denuncia, nonostante la pronta restituzione del gioiello da parte di uno dei segretari della Lohan.

La versione di LiLo è che il gioiello le fosse stato “prestato” e che lo avesse preso con il consenso del proprietario, cosa che comunque le riuscirà alquanto difficile da dimostrare.

Il problema della Lohan è che è già fuori sulla parola, per le ben note vicende legate all’uso di stupefacenti e ora, se le accuse reggeranno in tribunale, potrebbe essere costretta a passare più di qualche anno in carcere.

D’altro canto, a quel che sembra, non sta facendo proprio nulla per tenersi lontana dai guai…

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Redazione