mercoledì 12 gennaio 2011 16.35
Il re è morto, lunga vita al re. In questo caso il re è Dahlia tv, che poi tanto re nemmeno era, visto che si trattava dell’ultima arrivata tra le pay tv sul digitale terrestre. Tuttavia l’avventura di Dahlia sembrava partita con tutte le migliori premesse: Telecom tra i soci di capitale e tra i partner tecnici, diritti di calcio di alcune società di serie A e di tutta la serie B acquistati, 300mila abbonati… insomma, magari non ci si poteva confrontare direttamente con Mediaset, ma almeno aspirare a darle un po’ di fastidio, questo sì.
E invece, siccome i costi levitavano e far quadrare il bilancio mancavono ancora 50mila abbonati, il socio di maggioranza, la svedese Air Plus si è rifiutata di iniettare la gran parte dei 120 milioni di euro richiesti dal piano di rilancio triennale, decretando così la fine del canale.
D’altro canto sui 40 milioni di euro annuali previsti dal budget suddetto, ben 24 sarebbero stati intascati dal socio di minoranza Telecom, per la sola banda necessaria alle trasmissioni.
Ora la mancanza di quei soldi inciderà sicuramente anche sul prossimo bilancio del colosso delle comunicazioni.
Comunque intanto a fare le spese di questa chiusura saranno soprattutto i 150 dipendenti dell’emittente e non pare probabile che l’intervento delle istituzioni (nella fattispecie del ministro dello sviluppo economico) possa cambiare alcunché.
Forse gli unici a beneficiare realmente di questa chiusura saranno proprio i rivali di Mediaset Premium, che hanno ora la possibilità di acquisire il 100% dei diritti tv della serie A italiana. Ammesso che poi a loro interessi (ci sono sempre questioni di monopolio da evitare…).