lunedì 20 dicembre 2010 15.18
Bisognerebbe fare un monumento a chi cura la comunicazione e l’immagine di Lady Gaga e se si tratta di lei in persona, bene ha fatto MTV a darle il premio di donna dell’anno, visto che non passa una singola giornata senza che i media si occupino di lei.
L’ultima trovata, tra l’altro, è stato un colpo di genio estemporaneo che nemmeno Oliviero Toscani, noto per le sue campagne shock, avrebbe saputo improvvisare.
Siamo a Londra, all’arena O2 e Lady Germanotta (questo il suo vero cognome, che ne tradisce l’origine italica) sta tenendo il suo concerto. L’abbigliamento è il solito, eccessivo e provocatorio: un costume da suora in latex trasparente, con dei cerotti incrociati a coprire le areole dei capezzoli. Un fan (o forse un collaboratore, infiltrato tra la folla) le tira sul palco un pupazzetto di Babbo Natale. Un pensiero carino, un bambolotto anche simpatico. Lei che fa?
Prima tenta di staccargli la testa a morsi, poi, non riuscendoci, si aiuta col tacco vertiginoso dei suoi stivaletti e lo decapita in modo brutale, mentre urla: “Odio le feste! Sono sola e infelice, fottuto giocattolo figlio di…”
I fan sono in delirio. A lei è riuscito un colpo di teatro che nemmeno a Ozzy Osbourne, quando, giovane e all’apice del successo, si mangiava le teste di pipistrelli vivi.
L’aggiunta di un inciso sul fatto che il giocattolo poi potesse contenere un imbottitura tossica e nociva per i bambini, trasforma la scenata in una sorta di ribellione contro il consumismo e l’importazione di prodotti clandestini dalla Cina, con tutto quel che ne consegue (problemi per la salute, sfruttamento del lavoro minorile…). Un colpo di genio. Autentico. Con tanto di codazzo di giornali e telegiornali che riprendono e rilanciano la scena.
Rimane da capire, quanto della finzione si autobiografico e quanto sia stato invece frutto di un’attenta operazione commerciale per colpire il “target” che Lady Gaga si è prefissata di coinvolgere. Se fosse vero che è “sola e infelice” non si potrebbe far altro che constatare che, ancora una volta, avrebbe ragione chi dice che “i soldi non fanno la felicità“.
Soprattutto a Natale.