Belen contro la Carfagna: scandaloso passare dai calendari alla politica

 

venerdì 17 dicembre 2010 13.35


Al gioco al massacro Belen Rodriguez non ci sta e, in occasione della prima del film Natale in Sudafrica, approfitta della annessa conferenza stampa per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

Anzitutto su una ex-collega, passata dal mondo della televisione e dalle pagine patinate dei calendari a quello della politica. Sentite un po’:

Non capisco perché io debba fare quasi sempre scandalo. Cosa ci si aspetta da una ragazza che lavora nel mondo dello spettacolo? Se permettete lo scandalo non è chi passa a fare calendari al mondo dello spettacolo, ma in chi dai calendari approda alla politica.

Riferimento ovvio, voluto e per nulla mascherato al ministro delle pari opportunità Mara Carfagna, unico caso nazionale, finora, ad aver percorso la parabola descritta da Belen.

Quanto al presunto flop degli spot TIM, questo è il Belen-pensiero:

Quale ragazza rinuncerebbe a fare lo spot della Tim, a condurre Scherzi a parte e Sanremo e a interpretare il film di Natale? E a chi dice che la pubblicità dei telefonini è controproducente perché io sono troppo inflazionata o volgare, rispondo che sono stati gli spot ad inflazionare me. I pantaloncini corti che indosso nella pubblicità me li ha messi la produzione.

E ce n’è anche per gli italiani, popolo ipocrita, ecco cosa dice, non senza un pizzico di immodestia:

Basta con queste ipocrisie italiane: a tutti piace vedere un corpo bellissimo.

Con questo vero e proprio discorso programmatico Belen dimostra per altro di essere un’abilissima comunicatrice, perché anzitutto sposta l’attenzione dal vero motivo per cui gli spot TIM hanno fatto flop che non ha nulla a che vedere con il fatto che lei sia in calzoncini, ma piuttosto col fatto che, per la sua condotta nella vita privata (leggi: scandalo cocaina e fidanzato chiacchierato), è diventata invisa alla gran parte delle famiglie italiane. Gelosia delle madri di famiglia? Forse, ma forse in questo giudizio si sarà associato anche qualche padre, a prescindere dal “corpo bellissimo” esibito da Belen.

E anche il discorso sulla politica sa molto di populista: è facile dire “io non farei mai politica“, finché nessuo te l’ha mai proposto, molto più difficile dire di no a qualcuno che ti possa garantire realmente il vitalizio assicurato dallo scranno a Montecitorio.

Forse qualcuno comprenderà la strategia mediatica della bella argentina? Per ora i giornalisti sembrano in prevalenza accettare le tesi sopra esposte, ma, del resto – si sa – Belen è furba e sa come rigirarsi la gente

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Redazione