lunedì 10 novembre 2008 12.51
Anche se qui da noi in occidente il nuovo Nintendo Dsi rimarrà a lungo un oggetto del desiderio, in Giappone c’è già qualcuno che è riuscito a mettergli le mani addosso e smontarlo pezzo per pezzo.
Risultato? Una scoperta interessante: anche se Nintendo non lo aveva dichiarato espressamente nei suoi comunicati ufficiali, la nuova console portatile ha in realtà un processore diverso e più potente, rispetto alle due precedenti incarnazioni.
La maggior potenza è resa necessaria da ciò che la nuova console è in grado di fare: a partire dal miglior sonoro, passando per il ritocco fotografico e l’acquisizione video.
Maggior potenza di calcolo, però, uguale maggior consumo delle batterie (qualcosa che gli utenti PSP sanno bene) e questo senza contare il fatto che i due schermi del Dsi sono più grandi e più luminosi e quindi anch’essi in grado di impattare in qualche modo sul dispendio di energia.
Quindi attualmente il Nintendo Dsi non sembra in grado di reggere il confronto con la durata dei due fratelli maggiori.
Bisogna vedere se, come già fece Sony con la PSP, anche Nintendo correrà ai ripari con ritocchi al firmware prima e dopo l’uscita ufficiale del prodotto nei negozi.