Nuovo Titolo Warhammer 40K Per Thq

 

martedì 23 settembre 2008 13.03

Sembra che non ci sia fine allo sfruttamento del franchise Warhammer (nella duplice veste Fantasy/40K). Gli studi australiani della softwarehouse britannica stanno infatti lavorando a un nuovo titolo per Microsoft Xbox 360 e Sony Playstation 3, avente per protagonista una delle figure più mitiche dell’universo fantascientifico di Warhammer 40K: uno Space Marine. Il titolo in questione dovrebbe essere uno shooter in terza persona.

La notizia è saltata fuori quasi per caso, grazie a una serie di annunci di lavoro pubblicati sul sito www.thqstudioaustralia.com, in essi, tuttora online, viene esplicitamente menzionata la ricerca di personale (programmatori, capi progetto, artisti…) per collaborare al progetto di cui sopra.

Dopo aver notato la cosa, la stampa anglosassone ha talmente assillato gli studi australiani di THQ, da costringerli a pubblicare su Youtube una preview del gioco, della durata di oltre nove minuti.

Da quanto si può vedere, pur essendo il titolo in una fase ancora pre-alfa, il motore grafico è già impressionante. Il capitolo di Space Marine cui appartiene il protagonista non sembra di prima fondazione (Ultramarine, Lupi Siderali, Angeli Oscuri, Angeli Sanguinari, Magli Imperiali, etc. …) e nemmeno uno di quelli di seconda fondazione “famosi”, come i Magli Scarlatti o i Templari Neri, pare piuttosto uno di quei capitoli marginali, ma pur sempre citati nei libri del gioco da tavolo – apparentemente i Teschi d’Argento.

L’azione sembra promettente, anche se, per il momento non si sono visti moltissimi nemici – nel filmato gli unici avversari sono alcuni cultisti del Caos e gli Space Marine rinnegati dei Divoratori di Mondi; singolare però che il protagonista possa effettuare delle combo, come in un picchiaduro. Il requiem non sembra sortire grande effetto, molto più letale appare invece la spada a catena.

Allo stato attuale di più non si può dire, se non che l’attesa intorno a questo videogioco sarà senz’altro altissima e che ne sentiremo ancora parlare in futuro.

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Redazione