Arriva stasera nelle sale italiane Kung Fu Panda, l’ultimo film d’animazione DreamWorks.
Grandissimo fan delle arti marziali, ma fisicamente poco adatto, il panda Po lavora come cameriere in un ristorante. Nonostante la goffaggine, viene accolto nella scuola del maestro Shifu, in ossequio ad un’arcana profezia. Qui incontrerà i suoi idoli, i Furious Five, con i quali cerca di imparare i misteri dell’antica arte marziale. Ma il discepolo non è molto dotato e la minaccia del leopardo delle nevi Tai Lung incombe.
Con un cast vocale d’eccezione, come i film d’animazione ad alto budget richiedono e che noi italiani ci perdiamo, Kung Fu Panda ha già guadagnato il terzo posto tra i successi del 2008, con 391 milioni di euro. Lo precedono Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo e il clamoroso The Dark Knight. Ma presto si aggiungeranni risultati dei nostri botteghini.
Nonostante il successo dalla Cina è arrivata la protesta dell’artista Zhao Bandi, che ha definito offensiva l’attribuzione della partenità di Po ad una papera e una cospirazione dipingere di verde gli occhi del protagonista, colore foriero di sventura. Sarebbe un insulto al simbolo nazionale della Cina. E l’assurda denuncia è stata accolta dalla Corte popolare del distretto di Chaoyang. L’artista l’ha presa solo sul piano ideale: non vorrebbe i soldi, ma le scuse della produzione americana.
I doppiatori italiani sono Fabio Volo per Jack Black, nel ruolo del protagonista Po, Eros Pagni al posto di Dustin Hoffman, è il maestro Shifu, Angelo Maggi è la scimmia, nella versione originale Jackie Chan, e Francesca Fiorentini è invece la Tigre, ruolo di Angelina Jolie.