mercoledì 30 agosto 2006 11.05
E davvero un brutto periodo, per Tom Cruise: dopo essere stato scaricato dalla Paramount ed essersi visto assegnato un Ernie Award (una sorta di “razzie award” dell’emisfero australe), in qualità di star “più sessista” di Hollywood, l’ex-Top Gun non è riuscito a trovare un altro studio che fosse disposto ad accettare le sue faraoniche richieste. Secondo indiscrezioni, sarebbero ben 3 le case di produzione cinematografiche che avrebbero rifiutato di inserire Cruise nella loro scuderia. Così è iniziato il periodo dei saldi: Tom e la sua socia in affari Paula Wagner si sono rivolti a un altro genere di finanziatori, mettendo insieme una cordata in cui i due soci di spicco sono il presidente della squadra di football dei Washington Redskins, M. Snyder, e Mark Shapiro, presidente del parco di divertimenti Six Flags. Sensibile anche il calo nel cachet della star, che sarà di “soli” 3 milioni di dollari all’anno, spese incluse, contro i 10 precedenmente sborsatigli da Paramount.