lunedì 31 luglio 2006 12.30
Una lettera di accuse e minacce: questa la via scelta dalla Morgan Creek Productions per protestare contro Lindsay Lohan e le sue continue assenze dal set di “Georgia Rule”.
La firma sulla missiva di fuoco è quella di James Robinson, presidente della casa di produzione americana, che non ha usato parole troppo dolci per “tirare le orecchie” alla giovanissima attrice.
La Lohan viene accusata di comportamenti scorretti (“Hai agito come un bambino viziato”), che hanno messo a repentaglio la riuscita del film e causato danni per migliaia di dollari alla produzione.
Vengono chiamati in causa anche i colleghi di Lindsay, cui secondo Robinson l’attrice avrebbe mancato di rispetto.
La lettera si conclude con una non troppo velata minaccia di adire cause legali nel caso le assenze dal set si protraranno nel corso delle future riprese.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso pare sia stata causata dal ricovero della Lohan della scorsa settimana, ufficialmente per un fortissimo colpo di calore, anche se da più parti è filtrata l’indiscrezione che la sera prima l’attrice abbia fatto le ore piccole scatenandosi per discoteche e locali notturni di Los Angeles.
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